Alvaro Morata è come al solito molto lucido al termine di Fiorentina-Juventus. Subentrato a Dybala, lo spagnolo ha messo a segno un gol importantissimo: “Un gol alla fine che nessuno ricorda – dice lui a Sky Sport – come li fai se non arrivi alla vittoria. Credo che abbiamo avuto l’occasione di farne altri, ma vabbè, credo che abbiamo avuto un buon atteggiamento nel secondo tempo. E quest’atteggiamento ci farà vincere le altre partite”.
Nel primo tempo la squadra non aveva profondità, quella profondità che invece ha avuto con il centravanti spagnolo. “Sono serio perché non mi piace tornare a casa con un pareggio. Stiamo passando un anno difficile – ammette – Grazie dei complimenti, ma non conta chi scende in campo, chi segna, conta portare il risultato a casa. Quest’anno si sta facendo complicato. Un anno duro con tante difficoltà, ma dobbiamo prendere ciò che c’è di decisivo. Abbiamo fatto grandi cose quando siamo stati Juve. Quando diamo il massimo è difficile perdere le partite. Nel secondo tempo l’abbiamo dimostrato e siamo stati vicino a farlo. Dobbiamo mettercelo in testa e pensare alla prossima partita”.
In questa stagione Morata ha collezionato 40 presenze, 18 gol e 12 assist con la Juventus, ma la sua permanenza a Torino è tutt’altro che scontata. La Vecchia Signora può rinnovare il prestito a 10 milioni o riscattarlo a 45. C’è chi dice che non sarà esercitata nessuna delle due opzioni: “Guarda, io sono un professionista, devo dare il massimo finché sono qui – risponde il diretto interessato – Se sarò qui, vedremo. Giocherei a vita qui se potessi. Ma il calcio è un business, a volte non abbiamo possibilità di scegliere. Sono contento di stare qui, abbiamo ancora una finale. Puntiamo a quello e poi ci pensiamo”. Un dribbling secco che ci sta, visto che ormai sono tutti in discussione in questa Juve che sta cedendo lo scettro della Serie A dopo 9 anni.