Il riscatto di Alvaro Morata da parte della Juventus entra in modalità stand by. All’inizio della stagione, dopo il rinnovo del prestito, sembrava quasi certo che il club bianconero avrebbe esercitato l’opzione con l’Atletico Madrid al termine del campionato 2021-2022. Tante cose da allora sono cambiate e, come spesso è accaduto già in passato, lo spagnolo sta attraversando un periodo no. Mai stato un bomber d’area di rigore, Morata ha vissuto anche nelle sue altre esperienze tanti alti e bassi e negli ultimi tempi, al netto di qualche problema fisico, è paro meno lucido del solito. Nelle ultime gare, l’ex Colchonero ha fatto tanta fatica anche solo a controllare il pallone e a far salire la squadra.
Dal Real Madrid al Chelsea, passando per l’Atletico Madrid, le percentuali del centravanti iberico sono state sostanzialmente sempre in linea. Numero tutt’altro che eccelsi per una prima punta, cosa di cui invece questa Juventus avrebbe bisogno come il pane. Non è un caso che la dirigenza bianconera stia accelerando su Dusan Vlahovic, che comunque difficilmente arriverebbe a gennaio. Non c’è posto in lista Uefa e c’è già Kaio Jorge fuori, ragion per cui si potrebbe fare spazio solo riducendo il numero dei centrocampisti o degli esterni offensivi.
Di sicuro, la riflessione più profonda si effettuerà in estate, poiché dopo aver speso qualcosa come 20 milioni di euro per il doppio prestito, la Juventus dovrà decidere se riscattare Morata per 35 milioni. Già lo scorso anno si è impostata una discussione con l’Atletico Madrid per provare a ridiscutere quella clausola. I Colchoneros, nelle intenzioni della Juve, dovrebbero abbassare in maniera importante le proprie pretese, poiché la valutazione di 55 milioni di euro totali non è ritenuta congrua al contesto. Con 35 milioni, infatti, a Torino potrebbero fare altri investimenti nel reparto avanzato.