Moggi: “Rinvio frettoloso. Noi abbiamo perso uno scudetto sotto il diluvio universale…”

“La giornata calcistica è stata fortemente condizionata dal maltempo che ha colpito la penisola italiana. Ma mentre per Genoa-Inter, dinanzi al dramma di Genova non si poteva far altro che rinviare la gara mi è sembrato davvero strano quanto successo per Napoli-Juventus”. Si esprime così l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco ‘Ieri, Moggi e domani’.\r\n“Sicuramente le autorità partenopee hanno avuto paura di sottovalutare l’evento – prosegue Moggi – e per un eccesso di prevenzione hanno deciso di rimandare la gara. Ma perché sospenderla così presto al mattino e senza convocare alla riunione anche la società Juventus? Si fossero valutate le condizioni del campo nel primo pomeriggio non ci sarebbe stato dubbio alcuno sul fatto che la gara si sarebbe giocata. D’altronde solo a noi a Perugia nel 2000 ci hanno fatto giocare per forza su un campo impraticabile facendoci perdere uno scudetto già vinto… Di sicuro alla Juve di Conte non avrà fatto piacere esser sorpassata contemporaneamente da 3 squadre anche perché la squadra bianconera stava attraversando un grande periodo di forma ed invece la ripresa dopo la sosta è sempre difficile. Ad esser maligni viene da pensare che questo rinvio ha fatto molto più comodo al Napoli stanco delle fatiche di Champions…”.\r\nPoi l’ex DG bianconero, torna sulle ultime vicende legate al Processo Telecom: “Avete visto cosa ha dichiarato in settimana la signora Plateo (la segretaria di Adamo Bove morto suicida ndr) al Processo Telecom in corso? Che la Telecom ci spiava con tutti i mezzi possibili persino con i radar, pur di non farsi scoprire. Io credo che il cerchio su Calciopoli si sia ormai chiuso. Non c’è più niente da aggiungere. In quella Telecom c’erano Tronchetti Provera e Buora. In pratica mezza Inter… Quando nel 2006 fui interrogato a Roma dai P.M. di Napoli e dal tenente colonnello Auricchio alla presenza dei miei legali Trofino e Gianaria dichiarai che ero certo di aver subito in quegli anni spionaggio industriale ai miei danni ( e pensare che lo scandalo TELECOM è esploso solo dopo circa 1 anno!). Purtroppo però questa mia testimonianza fonica è stata tagliata e non ne esiste più traccia… Adesso risolverò tutte le questioni in cui mi hanno tirato ingiustamente in ballo e se mi va rientro nel calcio!”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni