“A cominciare proprio dall’estate 2006, quando nel momento più delicato della storia societaria, l’avvocato Cesare Zaccone accettò la Serie B con penalizzazione proposta dai giudici di Calciopoli. «Ho letto tutto in una settimana», disse all’epoca. Ai miei avvocati sono occorsi quattro anni e mezzo. Evidentemente aveva trascurato qualche “piccolo” particolare. Poco importava che la Signora fosse innocente – prosegue -, come hanno dimostrato i successivi processi sportivi e ordinari che hanno asserito che il campionato era regolare e nessuna partita alterata. Chi non difese all’epoca la squadra, chi scaricò tutte le responsabilità su una dirigenza che aveva portato la Juventus a grandi trionfi senza costare un euro alla proprietà, oggi continua a non preoccuparsi di difendere l’immagine della Signora, lasciando spazio agli attacchi di tutti i rivali frustrati dallo strapotere della formazione di Antonio Conte. Lo dimostra la solita interpellanza parlamentare romana presentata dall’onorevole Miccoli (Pd) per il pericolo di una «rinascita di Calciopoli». Mi offro come testimone per parlare della verità sul processo-farsa del 2006 anche in Parlamento: vediamo se c’è il coraggio di accettare questa proposta. Altro che ritorno di Calciopoli, bisogna chiudere una volta per tutte con le bugie su quegli anni”.