Moggi: “Renzi indaghi sulla farsa di Calciopoli, mi offro come testimone”
L’ex dg della Juventus, Luciano Moggi, risponde al deputato Miccoli che chiedeva un intervento del presidente del Consiglio per la regolarità della Serie A
La guerra a distanza tra la Roma e la Juventus, con accuse di aver messo su una nuova Calciopoli, ha costretto oggi l’ex direttore generale bianconero, Luciano Moggi, a tornare sul tema per fare chiarezza su alcuni aspetti nuovamente mistificati dai media. “… Certo, poi c’è la questione del rigore non dato al Torino che ha scatenato le polemiche dalla Capitale. Non serviva un simile favore, perché questa Juve – che viaggia con 11 punti in più rispetto a quella dello scorso anno – non necessita certo di aiuti. Ma è anche vero che da anni la società bianconera ha scoperto il fianco a questo tipo di attacchi”, spiega Moggi.\r\n\r\nSe la Juve viene così attaccata, è anche perché nel 2006 la Vecchia Signora non si difese a dovere, il sunto del pensiero di Moggi:\r\n
“A cominciare proprio dall’estate 2006, quando nel momento più delicato della storia societaria, l’avvocato Cesare Zaccone accettò la Serie B con penalizzazione proposta dai giudici di Calciopoli. «Ho letto tutto in una settimana», disse all’epoca. Ai miei avvocati sono occorsi quattro anni e mezzo. Evidentemente aveva trascurato qualche “piccolo” particolare. Poco importava che la Signora fosse innocente – prosegue -, come hanno dimostrato i successivi processi sportivi e ordinari che hanno asserito che il campionato era regolare e nessuna partita alterata. Chi non difese all’epoca la squadra, chi scaricò tutte le responsabilità su una dirigenza che aveva portato la Juventus a grandi trionfi senza costare un euro alla proprietà, oggi continua a non preoccuparsi di difendere l’immagine della Signora, lasciando spazio agli attacchi di tutti i rivali frustrati dallo strapotere della formazione di Antonio Conte. Lo dimostra la solita interpellanza parlamentare romana presentata dall’onorevole Miccoli (Pd) per il pericolo di una «rinascita di Calciopoli». Mi offro come testimone per parlare della verità sul processo-farsa del 2006 anche in Parlamento: vediamo se c’è il coraggio di accettare questa proposta. Altro che ritorno di Calciopoli, bisogna chiudere una volta per tutte con le bugie su quegli anni”.