Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, è stato intervistato dal quotidiano spagnolo ‘AS’ alla vigilia del rematch dei bianconeri con il Barcellona. “Il 3-0 dell’andata? Mi aspettavo una partita positiva. Il Barcellona a Malaga non aveva dato una bella impressione e Messi non sta vivendo il suo miglior momento”, ammette Moggi, che poi non lesina una stoccata pesantissima nei confronti di Luis Enrique.
“Sono senza allenatore – continua -. Se un tecnico dice che a fine anno andrà via, la squadra perde ogni motivazione. E in campo si vede. A Torino il loro centrocampo non ha sostenuto né il tridente d’attacco né la difesa”.
Rispetto alla gara storica contro il Paris Saint Germain, secondo l’ex dg bianconero, stavolta non ci sarà rimonta al Camp Nou:
“Non mi aspetto una rimonta come contro il Psg, la difesa della Juventus è assolutamente un’altra cosa. Passare in semifinale sarebbe un grande passo verso il trionfo in Champions, ma attenzione al Real”.
Quanto a Paulo Dybala, centravanti argentino che ha da poco rinnovato fino al 2022 e che ha deciso la partita dell’andata, Moggi è sicuro:
“Vincerà senza dubbio il Pallone d’Oro, ha i piedi e la testa da campione. E non lo farà al Real Madrid o al Barcellona perché Paulo resta a Torino. Ha rinnovato il contratto ed è al centro del progetto bianconero”.
Facendo un salto nel passato, infine, il dirigente ormai in “pensione” ricorda quando vendette Zidane al Real Madrid:
“Con quei soldi la Juve ha comprato Nedved, Buffon e Thuram. Abbiamo ricostruito la squadra. Messi o Ronaldo? Il nome non m’interessa, la cosa rilevante è la necessità. Se ho bisogno di un 10 prendo Leo, se ho bisogno di una punta prendo il portoghese”, conclude.