Adrien Rabiot è ormai destinato a rimanere alla Juventus, bloccando per ora l’acquisto di un nuovo centrocampista in questa sessione di mercato. Secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport, in primavera il francese aveva informato la Juve di voler cambiare maglia, ma solo prima del ritiro estivo. L’offerta del Manchester United, che nel frattempo ha virato su Casemiro, sarebbe arrivata fuori tempo massimo. A soli tre mesi dal Mondiale, dunque, Rabiot non vuole rischiare ed è ormai concentrato sulla stagione in maglia bianconera. L’ultima, visto che il suo contratto scadrà a giugno 2023 e non sarà rinnovato. Sceglierà a parametro zero la sua prossima squadra.
Per arrivare a Leandro Paredes, dunque, la Juventus dovrà cedere un altro elemento dell’attuale centrocampo (Arthur?). Secondo quanto riferisce Tuttosport, la posizione dell’argentino non è cambiata: è d’accordo con i bianconeri e non vede l’ora di giocare assieme all’amico Angel Di Maria. Per questo, è disposto ad attendere anche fino agli ultimissimi giorni del calciomercato estivo, quando la Signora potrebbe anche decidere di lasciare qualcuno fuori lista, magari Chiesa o Arthur (in caso di mancata cessione).
Tutto fermo, al momento, anche per Memphis Depay, la cui casella invece sarebbe liberata in lista da Nicolò Rovella, destinato al Monza appena Allegri darà il via libera per la questione degli attuali indisponibili. Secondo La Stampa, le parti stanno lavorando per sbloccare la trattativa, considerato che il rapporto tra le due società è ottimo. L’olandese chiede al Barcellona il pagamento di tutti gli arretrati (circa 2 milioni di euro), mentre i catalani, nonostante abbiano bisogno di liberare risorse e caselle, non vorrebbero perderlo a zero, pur avendolo tesserato da svincolato. La Juventus sta cercando di mediare: i bianconeri potrebbero rinunciare ai premi di Pjanic, centrocampista bosniaco rientrato in Catalogna dopo il prestito al Besiktas. Non dovrebbero esserci invece problemi tra Depay e la Juve: pronto un biennale da circa 6 milioni annui.