Marotta: “Marchisio avrebbe giocato meno che in passato”

Beppe Marotta torna sull’addio di Marchisio e lascia intendere che alla base della rescissione ci sia stata una questione tecnica

Beppe Marotta ha parlato a pochi minuti dal calcio d’inizio di Chievo-Juventus, gara poi vinta dai campioni d’Italia per 3-2 al Bentegodi. Inevitabilmente, la prima domanda dell’inviato di Sky Sport è stata sulla rescissione di Claudio Marchisio, che secondo il dg della Vecchia Signora “non è dipesa dalla Champions, visto che essendo ‘nato’ da noi non era condizionato dall’inserimento nella lista, ma è nata da un confronto spontaneo e rispettoso tra noi e il giocatore sullo scenario in cui lui era inserito”. L’addio è stato concordato dopo che la Juve ha fatto capire al numero 8 che avrebbe giocato ancora meno delle precedenti stagioni: “C’era una difficoltà di giocare maggiore rispetto al passato, era rispettoso da parte nostra dirlo – ha aggiunto Marotta – e così lui ha preferito trovare un’altra soluzione, non so quale sia e forse non lo sa neanche lui, ma il rapporto si è chiuso in modo molto corretto. Siamo grati a lui in termini sportivi e umani, per carisma e personalità. Il gioco del calcio è fatto di queste dinamiche, bisogna prenderne atto e non dolersene più di tanto”.

Marotta: “Occhio all’Inter”

Quanto alla lotta scudetto, la Juve è partita con tre punti così come il Napoli, ma il campionato sarà lungo d estenuante, tante squadre pronte a fare lo sgambetto ai campioni d’Italia. L’Inter in primis: “Ha avuto un processo di crescita graduale e ha messo a segno operazioni belle e importanti, penso a quella di de Vrij dalla Lazio. Non dico che sia l’anti-Juve per rispetto delle altre – sottolinea Marotta – , ma nella griglia delle prime sicuramente Inter e Juve ci sono a pieno titolo”.

Marotta: “Ronaldo prototipo di eccellenza”

Il primo impatto di Cristiano Ronaldo con il calcio italiano è stato ottimo: il portoghese non ha segnato, ma si è reso protagonista di grandi giocate. Sembrava che giocasse nella Juve da anni… “Per essere campioni occorrono non solo qualità tecniche ma anche umane, Cristiano Ronaldo è un prototipo di grande eccellenza, darà un apporto importante a noi e a tutto il movimento calcistico italiano. È il nono campionato della gestione Andrea Agnelli, ogni anno l’asticella si è alzata in termini di qualità, quest’anno abbiamo raggiunto l’eccellenza da questo punto di vista – conclude Beppe Marotta – , chi va in campo e in panchina è di alto livello”.