Beppe Marotta ha parlato di mercato a pochi minuti dal calcio d’inizio di Chievo-Juventus, gara vinta dai bianconeri per 2-0 con le reti di Khedira e Higuain. L’argomento della settimana è la marcia indietro di Buffon, che ha deciso di giocare ancora un altro anno: la notizia non ha spiazzato la dirigenza bianconera, che con ogni probabilità sapeva da tempo delle ambizioni del numero uno. “Se ci hanno spiazzato le dichiarazioni di Buffon e la sua voglia di proseguire per un altro anno? Assolutamente, anzi è giusto che Gigi faccia delle riflessioni. Le può fare con calma – ha detto il dg bianconero a Premium Sport – , per il momento a noi interessa che sia tornato a disposizione di Allegri e della squadra”.
Sembrava dovesse essere un mercato da spettatrice per la Juve, quello di gennaio, invece l’infortunio di Cuadrado ha cambiato le carte in tavola. I campioni d’Italia hanno un paio di giorni di tempo per trovare un eventuale sostituto, ma senza svenarsi. Carrasco, nome accostato alla Juventus nella giornata di ieri, non sembra essere il profilo giusto visto che costa oltre 60 milioni. “Politano? Abbiamo fatto un sondaggio perché su Cuadrado ci sono dei dubbi che mi auguro possa risolversi presto. Ma ci siamo limitati a un sondaggio, ne apprezziamo le qualità ma per il momento non siamo intenzionati a un affondo. Carrasco? Mai immaginato e tanto meno trattato: è un’ipotesi fantasiosa – replica secco Marotta – . Darmian? Profilo interessante, ma il nostro organico è al completo in quel ruolo. A gennaio penso proprio che non arriverà nessuno, noi ragioniamo per il futuro”.
Infine, una battuta sulla lite con Claudio Lotito in Lega Calcio: Marotta ci tiene a precisare che non c’è stato alcuno scontro fisico con il presidente della Lazio, bensì i soliti screzi verbali che si possono verificare in un’assemblea. “Scontro fisico con Lotito in Lega? C’è stato un dibattito acceso, come può capitare e come capita spesso con Lotito non solo al sottoscritto, ma anche ad altre società. Ma solo dialettico, non fisico: non rientra categoricamente nella mia cultura”, conclude il dg bianconero.