Marotta: “Barcellona? Io e Paratici alla Juve a vita”
Beppe Marotta allontana le voci relative ad un interesse del Barcellona: il dg e il diesse Paratici hanno sposato la Signora per la vita
Beppe Marotta, ad e dg della Juventus, è stato accostato nei giorni scorsi al Barcellona, ma parlando a Premium Sport respinge ogni avances. Ben due candidati alla presidenza blaugrana, sarebbero infatti intenzionati a mettere sotto contratto sia lui sia il diesse Fabio Paratici.
“Io e Paratici ci troviamo benissimo qui, alla Juventus ci siamo consacrati e realizzati fino in fondo. Stiamo benissimo con Agnelli, Nedved, Allegri e la squadra. Abbiamo creato un modello vincente, Non c’è il rinnovo del contratto perché praticamente siamo legati a vita alla Juventus, e se la società deciderà di cambiarci ne prenderemo atto. Ma non ci sono questi presupposti – sottolinea – perché il rapporto è idilliaco”.
A proposito di Barcellona, secondo gli addetti ai lavori entrambe le squadre si sono indebolite perdendo uomini importanti durante il mercato estivo come Neymar e Bonucci. La Juve è però convinta di aver fatto un’ottima campagna di rafforzamento.
“Juve e Barcellona sono due club di blasone e non significa che si siano indebolite, anzi. La partenza di Bonucci – continua Giuseppe Marotta – ha un significato romantico ma abbiamo chiuso la campagna trasferimenti con un organico che ci soddisfa e credo anche il Barcellona anche se ha dovuto subire l’uscita forzata di Neymar, in un periodo di mercato che volgeva al termine ed era difficile sostituirlo”.
Marotta e il mercato breve
Chiusura sull’argomento del momento: la riduzione della sessione del mercato estivo, che dal 2018 sarà realtà in Inghilterra. In Italia se ne sta ancora discutendo, ma la posizione della Juventus e di Marotta è molto chiara.
“Siamo favorevoli alla chiusura anticipata del mercato. È un sentimento di tutte le nostre società e anche di quelle estere. Un mercato più corto è opportuno perché così lungo crea dei problemi all’interno dei club. Una società preparata credo che possa fare un mercato in un lasso di tempo più ristretto. Quando inizia il campionato bisogna avere la testa sgombra – conclude il dirigente bianconero – , quindi sono favorevole a un’uniformità sulla data di chiusura e a una chiusura limitata al mese di luglio”.