Manovra stipendi, l’anticipazione: “Sicuri si vada a processo?”
La Juve attende sviluppi sulla questione manovra stipendi. Dopo la sconfitta contro il Milan, i bianconeri non possono ancora chiudere la stagione. Ma potrebbero arrivare novità positive in breve tempo.
La stagione tormentata della Juve non è ancora finita. Domenica resta l’ultima partita da giocare, alla Dacia Arena con l’Udinese in un match che ha ormai poco da dire. E poi si penserà al 15 giugno, quando è in programma l’udienza per il filone di indagini relativo alla manovra stipendi. Anche se presto potrebbero esserci novità.
Manovra stipendi, ipotesi patteggiamento sempre più concreta. Zazzaroni conferma: “Mi aspetto notizie positive per la Juve”
Il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni è sempre molto informato sulle questioni giudiziarie che coinvolgono la Juve. Questa volta alla trasmissione di Italia Uno Pressing il giornalista parla della vicenda legata al filone della manovra stipendi. E sottolinea un particolare importante: “C’è la volontà da parte di tutte le componenti in causa di chiudere il più presto possibile”. E aggiunge: “Mi aspetto notizie positive per la Juventus. Siete sicuri che il 15 giugno ci sarà il processo?” chiede allo studio, sottintendendo che la società bianconera è al lavoro per ottenere il patteggiamento.
In questa ottica si leggono le dichiarazioni di Francesco Calvo, che prima del match con il Milan ha definito “acqua passata” il caso plusvalenze, chiudendo di fatto le possibilità di un nuovo ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Che faccia parte dell’accordo per chiudere anche il secondo filone entro questa stagione e ripartire da zero la prossima accettando una nuova sanzione? Discorso simile fatto dalla Reggina, che ha rinunciato al ricorso dopo la penalizzazione di 7 punti poi ridotta in appello a 5 – ne avevamo parlato qui. I calabresi hanno guadagnato comunque l’accesso ai playoff nonostante la penalità – eliminati dal Sudtirol al primo turno. La Juve potrebbe quindi cavarsela con una multa superiore al milione di euro e qualche punto di penalità in classifica che la estrometterebbe da ogni competizione europea.