Kulusevski: “Stagione deludente, ho dovuto cambiare tanti ruoli”

Dejan Kulusevski, dal ritiro della nazionale svedese, fa il punto sulla stagione della Juventus e sulle sue prestazioni

Dejan Kulusevski, ha fatto il punto della sua prima stagione alla Juventus dal ritiro della nazionale svedese. Innanzitutto, il centrocampista ex Parma ci ha tenuto a smentire le indiscrezioni secondo cui dopo Juve-Benevento ci sarebbe stata una lite nello spogliatoio bianconero: “Non ho visto niente di tutto questo”, replica netto. Ovviamente, la Vecchia Signora non può essere contenta per questa annata in cui la Champions è stata un altro fallimento e lo scudetto sta per essere cucito sul petto dell’Inter.

Kulusevski ammette: “Stagione deludente”

“È una delusione, assolutamente – ammette Kulusevski – Siamo la Juventus e vogliamo vincere il campionato ogni anno, abbiamo passato un periodo difficile. Dobbiamo iniziare a giocare meglio, dobbiamo praticare un gioco molto migliore di quello che abbiamo mostrato, poi guarderemo i risultati”. L’umore, ovviamente, non può essere alle stelle, ma c’è ancora un finale di stagione da onorare con il quarto posto da blindare, perché non è pensabile che la Vecchia Signora non partecipi alla prossima Champions League.

“È chiaro che questa non è l’atmosfera che vogliamo che ci sia – aggiunge lo svedese – Alcuni giorni sono più difficili di altri, ma è lì che si mettono in mostra i veri campioni. È lì che devi allenarti più duramente e non accontentarti. Tutti hanno bisogno di guardarsi allo specchio e fare meglio”.

“Ogni partita un nuovo ruolo”

Quanto alla sua stagione, infine, Kulusevski guarda il bicchiere mezzo pieno, perché giocare nel Parma, con tutto il rispetto, non è la stessa cosa che giocare nella Juventus. “È andata bene, non è la cosa più facile del mondo entrare alla Juventus a 20 anni e giocare tante partite quante ne ho giocate io. Faccio fatica, ma penso che sia io che la squadra facciamo del nostro meglio. È stata una cosa completamente nuova, nella squadra in cui giocavo prima avevo molto più palla, ora devo adattarmi molto di più ai giocatori con cui gioco. È stata una cosa completamente nuova per me – insiste – e probabilmente ci vorrà del tempo, ma è molto utile. Soprattutto ci sono stati molti cambi di posizione e non ci sono abituato. Ho giocato in un nuovo ruolo in ogni partita ed è stato molto utile, ma sento di essere molto vicino a dove voglio essere. Manca solo l’ultima cosa”.