Juventus-Tottenham 2-3: bianconeri rimandati alla prima stagionale

Fermo restando che si tratta di calcio estivo, dove il risultato conta come il due di picche, la nuova Juventus targata Maurizio Sarri è uscita comunque sconfitta 3-2 contro il Tottenham al National Stadium di Singapore, nel match valevole per l’International Champions Cup 2019. Soprattutto nella prima frazione di gioco, i campioni d’Italia in carica hanno subìto parecchio il ritmo forsennato degli Spurs, nettamente più brillanti sotto l’aspetto atletico per via di una preparazione già in stato avanzato, visto e considerato che la Premier League 2019-2020 aprirà le danze il prossimo 9 agosto. Nei primi 45 minuti la Vecchia Signora ha faticato enormemente a contenere le fiammanti scorribande offensive dei londinesi, che davano sempre l’impressione di poter far male alla retroguardia bianconera in qualsiasi momento.

L’undici di Mauricio Pochettino ha dominato per lunghissimi tratti imponendo il proprio calcio, cercando di sfruttare l’ampiezza del rettangolo verde a velocità sostenuta. La Juve, tutt’altro che sfavillante sul piano atletico, ha provato a difendersi con ordine, pur senza quasi mai effettuare un pressing ultraoffensivo come di solito è richiesto dall’ex tecnico del Chelsea, proprio in virtù di una condizione fisica che, al momento, per forza di cose, non può offrire garanzie. Madama decisamente meglio nella ripresa, in cui la manovra è sembrata molto più fluida e ariosa. In particolar modo nella seconda parte del match si è intravisto un barlume di sarrismo, quantomeno a sprazzi. La Juve, infatti, non ha praticamente mai alzato il pallone in favore del fraseggio, del palleggio, pensando sempre di avviare una costruzione bassa che coinvolgesse anche il portiere. Come fatto in parte anche nel primo tempo, la Juventus ha tentato di uscire dalla prima pressione avversaria senza ricorrere al lancio lungo, bensì attraverso scambi corti e rapidi, rigorosamente a due tocchi, appunto volti ad eludere il pressing del Tottenham.

Nonostante, oltre ai tre gol, la Vecchia Signora abbia subìto almeno 5-6 occasioni da rete in 94 minuti, è anche vero che ne ha create 6-7 sino al triplice fischio, escluse le due reti. Ciò denota una certa mancanza di equilibrio tra fase difensiva e offensiva, un problema piuttosto serio, però questa è una lacuna che Sarri dovrà colmare lavorando alacremente. Tornando alle tre reti subite, purtroppo la Zebra perde il pelo ma non il vizio. Sì, perché sia per il gol di Lamela, di Lucas Moura e di Kane, si è ripresentato il difetto della scorsa stagione, ossia che le tre reti sono scaturite da gravi errori individuali dei calciatori bianconeri, nell’ordine: Matuidi, De Sciglio e Rabiot. Anche nella passata annata è accaduto spessissimo di prendere gol a causa di blackout mentali da parte dei giocatori juventini o per colpa di sbagli tecnici da matita rossa, e ciò che è successo al National Stadium di Singapore è parso una sorta di déjà-vu.

Juventus-Tottenham: il debutto dei nuovi acquisti

Questa gara è stata inoltre una ghiotta occasione per far esordire tre dei nuovi acquisti della Juve: Demiral, Rabiot e de Ligt, tutti e tre subentrati a partita in corso. I due difensori centrali hanno ben figurato, fornendo una prestazione positiva e senza nessuna sbavatura. Differente il discorso per Adrien Rabiot, sul quale pesa come un macigno il madornale errore nel finale, quando si è lasciato soffiare il pallone che ha provocato il gol giottesco di Kane. Ad ogni modo, eccezion fatta per il risultato ovviamente negativo, la prova della Juventus è stata tutto sommato più che sufficiente, soprattutto nella seconda frazione, dove le trame di gioco sarriane hanno prodotto frangenti di buonissimo calcio. Come è normale che sia occorrerà del tempo per assimilare gli schemi in maniera corretta ed efficace, ma nel computo totale del match, seppur con svariati e doverosi miglioramenti da apportare, si è visto comunque il bicchiere mezzo pieno.

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