Juve e Finanza

Juventus: tetto ingaggi tra 4,5 e 6 milioni, addio Pogba e altri top player?

Dell’attuale rosa diversi calciatori della Juve sarebbero già fuori

La Juventus sta lavorando per un “salary cap“, ovvero un tetto salari che inevitabilmente deve fare i conti con l’emergenza coronavirus, che ha cambiato forse per sempre l’economia mondiale. Il modello è stanzialmente quello della Lazio di Lotito: alla Juve presto non si potrà guadagnare più di circa 9 milioni di euro lordi (al netto delle tasse tra 4,5 e 6 milioni di euro). Per farla breve, leggendo il Corriere di Torino di oggi, dell’attuale rosa sarebbero fuori Ronaldo, Higuain, Dybala, Ramsey, Douglas Costa, Rabiot, Pjanic e de Ligt. Di conseguenza, sarebbe più difficile anche acquistare i campioni che all’estero guadagnano molto di più: un esempio lampante è Paul Pogba, che con i suoi 16 milioni annui è ampiamente fuori portata.

Paratici al lavoro per alleggerire il monte ingaggi

È anche per questo che Fabio Paratici qualche giorno fa ha dichiarato che in assenza di scambi non ci si dovrebbe meravigliare se le rose rimanessero inalterate per un’altra stagione. La Juventus è al lavoro da tempo per alleggerire il monte ingaggi, poiché la rinuncia dei calciatori a tre mensilità, con un risparmio di circa 90 milioni di euro, non basta. Pjanic (intesa quadriennale con il Barcellona), Douglas Costa, Rabiot, Higuain, ma non solo, i dirigenti bianconeri stanno cercando di cederli per alleggerire il monte ingaggi, scambiandoli magari con calciatori più giovani e che percepiscono stipendi più bassi (vedasi Arthur ad esempio, che al Barcellona guadagna 3,5 milioni).

Non è solo un problema della Juventus

È una scommessa, ma dalle parti della Continassa sono convinti di vincerla. Si può fare una squadra forte spendendo meglio e pagando stipendi meno gravosi per le casse. Ovviamente, non si tratta di un problema che affligge e affliggerà solo la Juventus, ma tutto il calcio in generale sarà costretto a ridimensionarsi. Gli stessi calciatori dovranno entrare nell’ottica di guadagnare qualcosa in meno, ne va della stessa sopravvivenza del calcio. quando c’è da digiunare tocca farlo un po’ tutti.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni