Alla Juventus le squalifiche di Conte, Bonucci e Chiellini, sancite ieri dal giudice sportivo erano state messe in preventivo, anche se si sperava in un’entità più lieve. Le conferme sono state accolte dai diretti interessati e dalla società con amarezza, ma lo sconcerto è per l’inibizione dell’ad e dg Giuseppe Marotta. Dalla società bianconera fanno sapere che il dirigente non ha mai pronunciato «frasi ingiuriose» e assunto «un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell’arbitro» come scritto nelle motivazioni di Tosel, su segnalazione dell’arbitro Guida.\r\n\r\nL’impressione è che il fischietto abbia voluto far pagare a caro prezzo le proteste ai bianconeri e quell’insinuazione di essere un tifoso del Napoli. Marotta, infatti, in 30 anni di carriera non aveva mai subito un’inibizione. E non finisce qui, poiché le frasi su Guida e sulla designazione infelice, potrebbero far rimediare a Marotta il deferimento e un’altra sanzione.\r\n\r\nPer quel che riguarda Conte, invece, l’arbitro e i suoi collaboratori hanno riportato la frase “non avete le palle”, urlata loro in faccia più volte dal tecnico bianconero, mentre Bonucci chiedeva spiegazioni con fare, a detta dell’arbitro minaccioso e arrogante. Di sicuro la Juve farà ricorso per l’inibizione di Marotta, mentre vorrebbe prima chiarire le posizioni degli altri. Lo si vorrebbe fare nel corso del classico incontro tra Braschi, Nicchi, società e capitani che si vedranno a Milano e non a Roma il prossimo 4 febbraio. Non sarà presente Andrea Agnelli, che volerà in all’assemblea annuale dell’Eca che si terrà in Qatar. Visto che all’Eca sono invitati 6 club italiani, forse sarebbe il caso di rinviare di una settimana la riunione di Milano.