Juventus: niente rimborsi per gli abbonati, in arrivo i voucher
Al termine del campionato, gli abbonati della Juventus non riavranno indietro i soldi per le partite perse, ma voucher per altri acquisti
La Juventus ha rimborsato i tifosi che avevano acquistato i biglietti per la partita casalinga contro l’Inter disputata l’8 marzo a porte chiuse, ma gli abbonati non riavranno indietro i soldi. Il club bianconeri rientra in quel 50% di club della Serie A che non prevede nelle condizioni generali di vendita degli abbonamenti il rimborso. A tal proposito, dopo aver restituito sostanzialmente l’incasso al botteghino del derby d’Italia, il club di Andrea Agnelli ha rinviato ogni discorso sugli abbonamenti a fine stagione. “In relazione a tali situazioni, restano ferme le previsioni contrattuali vigenti anche in attesa delle determinazioni ufficiali in merito alle competizioni attualmente sospese”, faceva sapere la Juve il 24 marzo scorso.
Juventus: no rimborsi, solo voucher
Anche perché c’è la possibilità che a metà luglio l’Allianz Stadium riapra per una parte del pubblico in occasione di Juve-Lazio e di conseguenza ogni calcolo andrà fatto a bocce ferme. Una volta portati a termine il campionato e le coppe, per ciascun abbonato saranno calcolate le gare non godute e la cifra in teoria spettante. A quel punto sarà emesso per ogni abbonato una sorta di voucher attraverso il quale potrà ottenere uno sconto per il nuovo abbonamento, oppure acquistare biglietti e altri prodotti ufficiali venduti direttamente dal club.
“I tifosi possono fare causa”
Non si escludono, però, le cause, come riferisce l’avvocato Emilio Coppola al Corriere dello Sport. “Abbiamo appreso che le società stanno preparando dei voucher per i propri abbonati – dichiara il legale – secondo le leggi a tutela dei consumatori devono garantire la doppia possibilità. È intollerabile il modo liquidatorio con cui alcune società affrontano il tema. Dicendo ‘noi non restituiamo nulla’. Lo è da un punto di vista giuridico e social. La Juve sta rimborsando i biglietti venduti per la gara contro l’Inter. L’abbonato ha già pagato per i match che si giocheranno senza pubblico quindi deve essere rimborsato. Il tifoso può intraprendere un’azione singola o nei limiti in cui è ammesso, condurre un’azione di classe. Le autorità dovrebbero intervenire nei confronti di chi sostiene che non può restituire i soldi perché questi servono a sostenere le spese del club interpretandoli come un sostegno a fondo perduto. Delle due, luna. O da tifoso mi sto comprando dei biglietti per assistere a uno spettacolo, oppure sto finanziando la mia squadra. In quest’ultimo caso – conclude l’avvocato Coppola – firmerei delle obbligazioni, l’abbonamento è un’altra cosa”.