Juventus-Milan, Supercoppa italiana 2016, la conferenza stampa di Allegri e Buffon. Massimiliano Allegri è parso assai sereno alla vigilia della finale che si disputerà domani pomeriggio a Doha. Quanto alla formazione, il tecnico toscano non si sbilancia, ma sembra avere le idee abbastanza chiare.\r\n\r\n“Un’idea ce l’ho – esordisce – anche perché ci sono 24 ore dalla partita. Abbiamo passato una settimana dove Lichtsteiner e Pjanic venivano da piccoli acciacchi dalla partita di sabato. In questo momento sono migliorati, tra oggi e domani, soprattutto entro domani mattina, deciderò quale formazione scenderà in campo per domani sera, in vista anche dei possibili 120 minuti. Stiamo tutti bene. Sappiamo dell’importanza della partita. Il Milan? Questo ritardo di un giorno credo li abbia un po’ deresponsabilizzati, ma dall’altra parte troveremo una squadra molto arrabbiata, vogliosa di portare a casa un trofeo importante come lo è per noi. Noi invece veniamo da un periodo molto positivo in campionato il rischio nostro è di affrontare questa partita con un pizzico di presunzione, questo non deve accadere perché è il primo trofeo che possiamo portare a casa e soprattutto visto che gli obiettivi che ci eravamo prefissi, i ragazzi sono stati molto bravi a raggiungerli…. il primo posto in campionato con una partita in meno rispetto alla Roma prima di Natale e il passaggio del turno come primi in Champions, quindi manca l’ultimo obiettivo che è quello di domani, domani non abbiamo possibilità di rivincita, quindi dobbiamo fare una partita giusta se vogliamo portare a casa il trofeo”.\r\n\r\nNonostante la differenza “sulla carata”, sarà una partita equilibrata e non si prospettano punteggi ampi:\r\n\r\n“I valori in una finale si azzerano. Oltretutto Juventus-Milan è sempre una partita dove i valori delle squadre vengono annullati, lo dimostrano i risultati in campionato, dove negli ultimi anni, ma anche nella storia, sono state sempre partite 1-0, 2-1, partite molto equilibrate. L’ultima volta c’è andata male a Milano – ammette – , altre volte nelle partite precedenti abbiamo vinto ma non abbiamo mai stra-dominato sia in campo che nel risultato. Ecco perché domani sarà una partita complicata. Cosa ci ha insegnato la sconfitta di San Siro? Ci ha insegnato che a Milano abbiamo commesso un errore nella fase difensiva in quel momento della partita, una partita che la squadra che aveva giocato anche discretamente bene. In quell’episodio loro sono stati bravi e noi siamo stati meno bravi nella fase difensiva. Domani è una partita più o meno sulla falsariga di quella di Milano, dove gli episodi incideranno su questa finale, ci sarà molto equilibrio in campo, ecco perché l’attenzione, il rispetto e l’umiltà con qui dobbiamo giocare la partita di domani deve essere al massimo”.\r\n\r\nQuanto al presunto vantaggio di essere arrivati a Doha con un giorno di anticipo, Allegri replica secco:\r\n\r\n“Non abbiamo nessuno vantaggio per essere arrivati il giorno prima. Domani sera dopo la partita tanto ci saranno commenti del giorno prima e del giorno dopo. Noi dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare, stiamo preparando la partita bene, non è semplice perché è l’ultima partita prima delle feste natalizie. E la partita prima delle feste natalizie è molto più difficile prepararla rispetto alle altre partite, è come la prima di quando riprenderemo l’8 gennaio, è come la prima della stagione, quindi ci vorrà uno sforzo mentale rispetto a quello delle altre partite”, conclude.\r\n\r\n\r\n
\r\nPer capitan Gigi Buffon saranno 600 presenze in bianconero domani, un’ulteriore motivazione oltre al trofeo in palio.\r\n\r\n“Per le presenze, fa piacere che qualcuno le conti per me – le parole riportate da ‘Sportmediaset’ – e ogni tanto mi renda partecipi di questi traguardi. Sono sicuramente contento e penso che non sarà l’ultima e non saranno le ultime. Qualcosina c’è ancora da dare, a cominciare da domani che c’è un trofeo in palio e come tutti i trofei, come tutte le partite secche che si rispettino, come tutte le finali, va fatto di tutto per cercare di conquistare la vittoria finale”.\r\n\r\nNonostante abbia vinto di tutto, per il numero uno bianconero, le motivazioni sono sempre alte, qualunque cosa ci sia in palio.\r\n\r\n“La motivazione è la medesima, nel senso che già solo il sapere di disputare una finale, per cui una partita senza altri appelli, fa sì che le motivazioni si mantengano molto alte. Con la Supercoppa italiana ho un buon feeling e proprio perché ho un buon feeling torno spesso a ricordare l’ultima che ho perso qua col Napoli – continua – che mi brucia ancora, quindi tutto questo fa sì che mi approcci alla gara cercando di onorarla e per far di tutto per poterla vincere”.\r\n\r\nOvviamente, bisognerà fare i conti con il Milan, che ha già battuto la Juve in campionato:\r\n\r\n“Rispettiamo molto il Milan perché quest’anno abbiamo pagato dazio già a San Siro. E anche negli ultimi anni, pur facendo sempre bottino pieno, in effetti qualche grattacapo ce l’hanno sempre creato, per cui il rispetto è massimo e la soglia d’allerta anche, perché alla fine sono opportunità queste. Condannati a vincere? È la cosa che mi dà ancora più stimolo a questa età, il sapere di dover essere aggredibile al minimo errore. Quando hai l’opportunità di giocare e di fare parte di una grande squadra è l’elemento fondamentale che ti tiene vivo e al quale anche in maniera un po’ masochistica vai anche incontro, per cui le critiche non devono mancare”.\r\n\r\n