Juventus-Inter 1-1 (5-4 ai calci di rigore): le pagelle del derby d’Italia, seconda partita dei bianconeri in International Champions Cup 2019.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6 (46’ Buffon – 7); Cancelo 6, Bonucci 6 (69’ Rugani – 6), de Ligt 6 (46’ Demiral – 6,5), De Sciglio 6; Rabiot 6,5, Pjanić 6 (65’ Emre Can – 6), Matuidi 6 (78’ Muratore – S.V.); Bernardeschi 6.5, Higuaín 6 (46’ Mandzukić – 6), Cristiano Ronaldo 7
All. Maurizio Sarri 6,5
INTER (3-5-2): Handanovic 6 (46’ Padelli – 7); D’Ambrosio 6, de Vrij 6 (78’ Ranocchia – S.V.), Skriniar 7 (78’ Bastoni – S.V.); Candreva 6 (87’ Agouamé – S.V.), Gagliardini 6 (78’ Barella – S.V.), Brozović 6 (78’ João Mário – S.V.), Sensi 7 (78’ Borja Valero – S.V.), Dalbert 6; Esposito 6 (78’ Puscas – S.V.), Perisić 6,5 (78’ Longo – S.V.)
All. Antonio Conte 6,5
SZCZESNY 6 – Incolpevole sull’autorete di de Ligt, compie un paio di buoni interventi. Esce all’inizio della ripresa per far spazio a Gigi Buffon.
CANCELO 6 – Ancora lontano parente del vero Cancelo, il portoghese disputa una gara onesta ma allo stesso tempo priva di quelle accelerazioni fulminee che rappresentano il suo biglietto da visita. Gonfia la rete calciando il primo rigore della serie.
BONUCCI 6 – Partita da ordinaria amministrazione per Leonardo Bonucci, in cui fornisce una prova sufficiente. Al 69’ è sostituito da Daniele Rugani.
DE LIGT 6 – Sfortunato in occasione del suo autogol che sancisce il momentaneo vantaggio nerazzurro, si rende protagonista in positivo con due/tre buonissime chiusure. Dal 46’ gli subentra Demiral.
DE SCIGLIO 6 – Meglio in fase difensiva, dove si dimostra piuttosto attento e concentrato, pecca leggermente quando è necessario spingere.
RABIOT 6,5 – Dopo un primo tempo piuttosto timido, cresce sensibilmente nella ripresa insieme a tutta la Juve, aumentando i giri del motore e confezionando alcune giocate di ottima qualità. Peccato, però, per il quarto penalty calciato direttamente in direzione Marte.
PJANIĆ 6 – Il suo compito è quello di orchestrare nella terra di mezzo. Svolge discretamente la sua mansione, pur senza brillare in modo particolare. Al 65’ lascia il terreno di gioco per far entrare Emre Can.
MATUIDI 6 – Come al solito generoso e al servizio dei compagni, prova a dare manforte anche in fase offensiva, ma non con grandissima efficacia. Esce al posto di Muratore al 78’
BERNARDESCHI 6,5 – Abbastanza opaco nei primi 45 minuti, migliora nettamente nella seconda parte, in cui offre spunti molto interessanti con palla al piede in velocità. Buonissima la sua condizione atletica. Purtroppo stampa sulla traversa il quinto rigore calciato dalla Juventus.
HIGUAIN 6 – Il Pipita prova a scambiare stretto e a dialogare negli ultimi 16 metri con i compagni di squadra, mostrando voglia di fare. Sostituito da Mandzukić al 46’.
CRISTIANO RONALDO 7 – Tutte le volte che entra in possesso del pallone è un pericolo costante per gli avversari. Regala giocate giottesche, extralusso, per palati fini, soprattutto partendo largo dalla sinistra. Con la complicità di Skriniar mette a segno il gol dell’1-1 su calcio piazzato e trasforma il secondo tiro dal dischetto nella lotteria dei rigori. Ad oggi, fra i bianconeri, è il più in forma di tutti. Top!
BUFFON 7 – In campo al posto di Szczesny dal primo minuto del secondo tempo, è protagonista assoluto ai calci di rigore: ne para tre, ma lascia un po’ a desiderare su quello di Barella. Ad ogni modo, specialmente grazie a lui, la Vecchia Signora riesce a superare l’Inter ai rigori.
RUGANI 6 – Stoppa Puscas nelle ultime battute della sfida. Ingresso positivo al posto di Bonucci.
DEMIRAL 6,5 – Subentrato in luogo di de Ligt, il talentuoso difensore turco mette in luce la sua personalità e la sua forza fisica unitamente all’abilità da marcatore puro con due interventi difensivi particolarmente degni di nota. Dulcis in fundo, è suo il rigore decisivo per la vittoria della Juve.
EMRE CAN 6 – Buona prestazione quando entra al posto di Pjanić. Insacca alle spalle di Padelli il terzo rigore.
MANDZUKIĆ 6 – 45 minuti tutto sommato positivi per il croato, sceso sul manto erboso per sostituire Higuaín, seppur senza particolari squilli.
SARRI 6,5 – La sua Juve, nel primo tempo, non brilla più di tanto, poiché piuttosto compassata e a ritmi bassi. Nella seconda frazione, invece, chiede ai suoi ragazzi di aumentare l’intensità agonistica, come piace a lui. Nei secondi 45 minuti Madama lascia intravedere un gioco assai piacevole, perlomeno a tratti. Urge lavorare duramente, ma si è già sulla buona strada.