Tra Milik e Jimenez spunta Edin Dzeko per l’attacco della Juventus 2020-2021. A fare il punto sulle trattative del club bianconero è l’edizione odierna di Tuttosport, che parla appunto dell’inserimento del 34enne bosniaco nella lista di Fabio Paratici. Ben inteso, i tifosi possono continuare a sognare tutti i top player che vogliono in attacco, ma gli elementi del reparto saranno 6, come ogni anno, per venire incontro anche elle regole delle liste. Considerato che Sarri ha intenzione di proseguire con il 4-3-3, ci saranno due attaccanti centrali, due esterni d’attacco destri e due sinistri. Dybala, in questo discorso, è considerato una prima punta (falso nueve, ma sempre prima punta è) che non può adattarsi ai ruoli di attaccante esterno su un versante o sull’altro. Ricapitolando, non arriveranno due prime punte, ma solo una che si alterni con la Joya.
Del resto, anche Sarri è stato chiaro: con Ronaldo e Dybala contemporaneamente in campo, difficilmente può starci un’altra prima punta. Al momento, insomma, l’attacco titolare sembra essere composto da CR7 a sinistra, il numero 10 al centro e Kulusevski (qui la scheda tecnica del nuovo acquisto) a destra. Una prima punta di peso che vada a sostituire Higuain senza far svenare il club, insomma, è il prototipo di calciatore che sta cercando la dirigenza della Juventus. E Dzeko sembra fare proprio al caso dei bianconeri.
La Roma non se la passa benissimo a livello finanziario e visto che non riuscirà ormai a centrare la qualificazione in Champions, i giallorossi dovranno ulteriormente ridimensionarsi. Arrivato dal Manchester City nel 2015, Dzeko è stato vicinissimo a lasciare la capitale già l’estate scorsa, quando l’Inter provò con insistenza ad acquistarlo. Non se ne fece nulla e anzi il bosniaco rinnovò fino al 2022. Ora, però, il film si potrebbe riproporre e ci sono tanti motivi per i quali la trattativa, sta volta con la Juve, potrebbe andare in porto.
Dzeko è molto apprezzato da Sarri, ma anche dalla dirigenza bianconera, che in passato ha cercato diverse volte di portarlo a Torino. Inoltre, i rapporti con la Roma sono ottimi e i costi dell’operazione tutt’altro che proibitivi: il cartellino del bosniaco è valutato tra i 10 e i 15 milioni e inoltre percepisce 5 milioni di euro netti l’anno (circa 8,8 lordi), cifra perfettamente in linea con il nuovo tetto ingaggi fissato da Andrea Agnelli sui 9 milioni lordi.