Beppe Marotta ha annunciato che molto presto non sarà più dirigente della Juventus e i tifosi ora si interrogano su quali saranno i nuovi equilibri societari. Per conoscerli nel dettaglio occorrerà attendere il prossimo 25 ottobre (Exor ha depositato oggi le liste dei candidati per Cda e collegio sindacale), quando si terrà l’assemblea degli azionisti che dovrà approvare il bilancio 2017-2018 e nominare il nuovo Cda. L’impressione è che l’addio a Marotta riguardi una riorganizzazione globale del club bianconero che implicherà anche la rinuncia all’altro amministratore delegato, ossia Aldo Mazzia. Una doppia scelta che al momento delinea un quadro tutto nuovo con soluzioni però interne.
Secondo quanto riferisce l’edizione odierna di Tuttosport, infatti, le competenze strettamente economiche saranno affidate e suddivise tra i membri del Consiglio di amministrazione, magari senza nominare un nuovo ad, ma semplicemente procedendo per deleghe con il presidente Andrea Agnelli a fare da regista. L’area sportiva, invece, sarà affidata interamente al ds Fabio Paratici e al vicepresidente Pavel Nedved, che assumerà così un ruolo maggiormente operativo che andava sostanzialmente chiedendo da molto tempo.
Stando ad alcune indiscrezioni circolate in queste ore, però, non è da escludere che ci sia un nuovo innesto, anche se le probabilità che si tratti di una bandiera della Juventus sono da escludere. Se Agnelli ha deciso di dare il benservito a Marotta è per innalzare ulteriormente il livello qualitativo dello staff dirigenziale. A tal proposito sta circolando il nome di Michele Uva, che dopo le prossime elezioni lascerà con ogni probabilità la Federcalcio. Docente presso l’Università del Foro Italico di Roma in Management delle organizzazioni sportive, Uva è anche vice presidente dell’Uefa, incarico che gli ha consentito di lavorare a più stretto contatto con Agnelli, presidente dell’Eca. Da tanti anni nello sport – volley, basket e calcio – l’ormai ex dg della Figc ha accumulato tanta esperienza nazionale e internazionale, rappresentando così un profilo assai interessante per la Juve del dopo Marotta.