«Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta». Su questo mantra coniato dall’immenso Giampiero Boniperti, divenuto negli anni un’autentica massima in casa Juventus, non ci piove. Ma ottenere vittorie esprimendo un ottimo calcio, come i bianconeri hanno ampiamente dimostrato svariate volte in questa stagione, rappresenta un ulteriore step verso il raggiungimento di un definitivo salto di qualità e di una conseguente consacrazione. La Juve, dal Castellani di Empoli, è uscita vittoriosa per 2-1, ma ha sfoderato una prestazione tutt’altro che incantevole, specialmente sotto l’aspetto tecnico circa la precisione nei passaggi e la circolazione del pallone. Sabato 3 alle 20:30 contro il Cagliari, oltre a conquistare ovviamente i tre punti a tutti i costi, sarà importantissimo invertire la tendenza legata alla sfilza di errori individuali commessi in terra toscana. Massimiliano Allegri (qui la conferenza stampa della vigilia) dovrà fare i conti con le assenze certe di Emre Can, Bernardeschi e Chiellini, mentre Khedira e Mandzukic saranno nuovamente abili e arruolabili.
Dunque, si va verso un 4-3-3 formato da: Szczesny; Cancelo, Rugani (Benatia), Bonucci, Alex Sandro (De Sciglio); Bentancur (Cuadrado o Khedira), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Cristiano Ronaldo. Occhio a Cuadrado e a Mario Mandzukic, con il colombiano che potrebbe giocare anche in posizione di mezz’ala, mentre il gigante croato ha delle chance di partire titolare al posto di Costa o della Joya. Anche il rientrante Sami Khedira pare abbia la possibilità di scendere in campo dall’inizio al fianco del bosniaco e del transalpino. Inoltre, non è da escludere del tutto un’ipotesi di mediana a due eventualmente formata dal tandem Pjanic–Matuidi. Maran, alle prese con alcuni dubbi relativi alla condizione fisica di Klavan, Lykogiannis, Pajac e Farias, sarebbe orientato a schierare un 4-3-1-2 composto da: Cragno; Srna, Pisacane, Ceppitelli, Padoin; Ionita, Bradaric, Barella; Castro; Pavoletti, João Pedro.
Come sottolineato in precedenza, la gara del Castellani di Empoli, ancora una volta, ha evidenziato errori tecnici individuali, per larghi tratti del match, che i bianconeri hanno commesso reiteratamente. Pertanto, sarà di vitale importanza migliorare sensibilmente sotto questo aspetto. La Vecchia Signora avrà il compito di tessere una manovra fluida, pulita, senza traccheggiare più del necessario. Nello specifico, bisognerà servire con i tempi giusti soprattutto Cristiano Ronaldo, attraverso la verticalità, specialmente quando il fuoriclasse portoghese attacca la profondità con decisione e aggressività. Il Cagliari, come del resto tutte le squadre allenate da Rolando Maran, è una formazione assai scorbutica. È la classica compagine che impedisce all’avversario di giocare con tranquillità, mediante un’alta intensità agonistica e un lodevole temperamento.
Altra peculiarità di questo Cagliari è la determinazione sulle seconde palle, volta a ribaltare immediatamente l’azione con transizioni positive molto rapide, nonché il folto numero di uomini che riempiono l’area in fase offensiva e la ricerca dell’attacco diretto. Quindi, il club dei Quattro mori è da prendere con le pinze, nonostante un gap tecnico-tattico e fisico oceanico fra le due squadre. La Juventus, dal punto di vista qualitativo, della prestazione, dovrà cancellare completamente le ultime due uscite di campionato con Genoa ed Empoli, bensì avrà il dovere di ripartire dalla magica notte di Champions dell’Old Trafford, in cui oltre ad espugnare il fortino inglese dove ha battuto il Manchester United per 1-0, ha sciorinato un calcio strappapplausi. Vincere e convincere! È questo il vero leitmotiv per l’immediato futuro. Già dal prossimo turno di Serie A contro i sardi.