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Juve, clamoroso dietrofront: addio alla Superlega

I bianconeri sarebbero pronti ad abbandonare il progetto e avrebbero già inviato una lettera a Barcellona e Real Madrid.

La Juve è pronta a dire addio alla Superlega. Secondo voci provenienti dala Spagna, i bianconeri avrebbero inviato una lettera a Barcellona e Real Madrid per comunicare il passo indietro dopo le minacce di Ceferin.

La stagione disastrosa della Juve è terminata e la società è chiamata a sistemare diverse questioni. In dirigenza, dove si attende ancora l’annuncio per il nuovo direttore sportivo – che dovrebbe essere Cristiano Giuntoli. A livello di calciatori, con tanti che partiranno e tanti nuovi che arriveranno. E resta in bilico anche la questione panchina, con la posizione di Max Allegri tutt’altro che salda e con il rapporto burrascoso con Francesco Calvo che rende il tutto più complicato.

Non solo però, perché stando a quanto riportano i due portali spagnoli Relevo e As, la Juve sta pensando a un’altra mossa che sarebbe davvero clamorosa per tutto quanto è successo negli ultimi due anni.

Juve, rinuncia alla Superlega: inviata comunicazione a Real Madrid e Barcellona. Decisiva la pressione di Ceferin?

(Photo by DANIEL ROLAND/AFP via Getty Images)

La Juve avrebbe infatti inviato una lettera a Barcellona e Real Madrid in cui spiega di voler rinunciare al progetto Superlega. La missiva, firmata dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, riporta le motivazioni per le quali la società bianconera intende fare un passo indietro. Come riporta As, la Uefa avrebbe minacciato il club di escluderlo da ogni competizione internazionale per 5 anni. Con questa lettera inizierebbe l’iter legale che si concluderebbe in qualche settimana.

La Corte Europea si pronuncerà nel luglio prossimo circa la possibilità di creare la Superlega o meno, ma se le indiscrezioni fossero confermate, la pressione effettuata da Aleksander Ceferin sarebbe qualcosa di molto grave perché si basano sul nulla non essendoci una regola in tal senso. Qualche settimana fa sembrava che John Elkann fosse sul piede di guerra per difendere il progetto, ora invece c’è il dietrofront.

 

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Pubblicato da
Alberto Zamboni