Juve-Sassuolo 3-1, il commento: Madama archivia la pratica neroverde

La Juve vince contro il Sassuolo ma i difetti sono ancora evidenti sia innfase di impostazione sia di non possesso

Soffrendo, ma soprattutto faticando, alla fine la Juventus riesce ad avere ragione dell’ottimo Sassuolo di Roberto De Zerbi: 3-1 il risultato all’Allianz Stadium di Torino. I Neroverdi, come nel loro DNA, partono subito con il piede sull’acceleratore, ma la prima vera occasione da gol è di marca bianconera con Frabotta che, splendidamente servito da McKennie, costringe Consigli a un grande intervento. Proprio in seguito a questa meravigliosa azione, lo statunitense abbandona il campo anzitempo per infortunio, sostituito da Aaron Ramsey. Come se non bastasse, tocca anche a Dybala uscire dal terreno di gioco sempre a causa di un infortunio, mentre Chiesa (che colpirà anche un palo esterno) rischia di finire sotto la doccia per un durissimo tackle di Obiang che l’arbitro Massa, inizialmente, valuta da cartellino giallo, per poi tramutarlo in rosso dopo aver (ri)visto l’azione fallosa al VAR.

Nel finale di primo tempo è ancora la Juve a sfiorare la rete con Kulusevski (entrato in luogo della Joya Dybala) che, in modo a dir poco clamoroso, calcia alto di destro (il suo piede debole) sopra la traversa. Si chiudono così i primi quarantacinque minuti di partita, in cui la Vecchia Signora tenta di creare difficoltà all’avversario sfruttando l’ampiezza del campo, allargando il gioco sugli esterni, oltre a provare a sfondare tramite alcune imbucate centrali. Di fronte, un Sassuolo spavaldo, che avvia (quasi) sempre la costruzione dal basso e accorcia ferocemente su Arthur e Bentancur, oltre a chiudere gli appoggi sulle zone laterali del manto erboso.

In avvio di ripresa, dopo appena cinque minuti, il brasiliano Danilo s’inventa un destro potentissimo e chirurgico da fuori area, in diagonale, che vale l’1-0 per i ragazzi di Andrea Pirlo. Poi, otto minuti dopo, Defrel agguanta il pareggio, quindi i campioni d’Italia sono costretti a ricominciare daccapo. La reazione juventina sta in una giocata magica di Kulusevski che, dal nulla, regala un assist al bacio a Ronaldo, ma il portoghese (incredibile ma vero!) calcia addosso all’estremo difensore sassolese. Gli uomini di Roberto De Zerbi, nonostante l’inferiorità numerica, praticano un buonissimo calcio, attraverso un palleggio (a volte) addirittura ipnotico mai fine a se stesso, bensì molto utile per produrre due occasioni da gol con Oddei e Kyriakopoulos. Ma all’82’ Ramsey firma il liberatorio 2-1, sfruttando un ottimo assist del baby Frabotta. Gli ospiti non demordono, anzi, reagiscono e tentano di far male alla Signora, ma a un sospiro dal triplice fischio, ecco Cristiano Ronaldo che autografa il 3-1 in una serata in cui, senza ombra di dubbio, non brilla assolutamente.

Dunque, tre punti di capitale importanza quelli raggiunti dalla Juventus, sia per la classifica che per il morale, ma i difetti sono ancora evidenti, soprattutto nella gestione della fase di non possesso e ancor di più nelle transizioni negative, in cui spessissimo sembra che i Bianconeri siano scollati fra i reparti. A ciò, analizzando invece la fase di possesso, si aggiungono, in determinate circostanze, troppa leggerezza e svagatezza nelle uscite da dietro, che in alcuni casi potrebbero portare a un tafazzista harakiri. Al netto di tutto, in particolar modo in questo momento specifico del campionato, portare il risultato a casa non è importante, ma è davvero l’unica cosa che conta.