Esordio felice per la nuova Juventus di Andrea Pirlo nel primo match ufficiale della stagione: 3-0 sulla Sampdoria di Claudio Ranieri all’Allianz Stadium di Torino. Vecchia Signora con le idee chiare fin dalle primissime battute di gara: costanti uscite da dietro caratterizzate da un’ottima qualità e da una spiccata personalità nel palleggio, e frequenti cambi di fronte, le principali peculiarità evidenziate da Madama in fase di possesso. Juve che ha giocato una quantità industriale di palloni sciorinando una buonissima fluidità di fraseggio e un calcio propositivo.
I ragazzi di Pirlo, freschi e vigorosi atleticamente, hanno spesso alternato trame offensive volte alla ricerca dell’ampiezza a manovre mirate allo sviluppo del gioco per vie centrali. Altro aspetto molto interessante nella fase di possesso, il tentativo di verticalizzare in modo improvviso ogni qualvolta se ne presentava l’opportunità giusta. Ma ciò che più ha colpito in questa prima uscita ufficiale è stata la continuativa (ri)aggressione nelle transizioni negative per riconquistare il pallone nel minor tempo possibile, oltre a un buon livello di attenzione in fase di non possesso, ad esclusione di qualche piccola e comprensibile sbavatura. Infatti, tutto sommato, i Bianconeri hanno rischiato pochissimo in novantadue minuti di partita. Peccato per alcune imprecisioni tecniche, così come per un pizzico di cinismo in più che avrebbe consentito ai campioni d’Italia di dilagare, visto e considerato le svariate occasioni da rete create.
Al cospetto della Signora, una Samp volitiva e ben organizzata, che ha fornito una buona prova alterando un pressing alto (a tratti altissimo) a una maggiore densità a metà campo. Blucerchiati decisamente meglio nella ripresa, poiché scesi sul manto erboso con un piglio diverso. Dunque, l’orchestra diretta dal maestro Pirlo ha letto ed eseguito brillantemente il suo primo spartito, dimostrando di essere stata sul pezzo fino al triplice fischio. Se il buongiorno si vede dal mattino…