Caso plusvalenze, anche la Roma coinvolta? C’entra la Juve
Anche la Roma viene coinvolta nel caso plusvalenze. La Procura Federale ha infatti aperto una indagine sul club giallorosso, sulla Lazio e sulla Salernitana. E in qualche modo c’entra la Juve.
Il caso plusvalenze si allarga. Dopo l’inchiesta sulla Juve che ha portato alla penalizzazione in classifica del club bianconero di 15 punti, la Procura Federale apre altre indagini su diversi club di Serie A. Oltre alle società considerate partner della Juve, ossia Atalanta, Sassuolo, Bologna, Udinese, Sampdoria e Cagliari, nel mirino sono finite Salernitana, Lazio e Roma. La Procura della Capitale ha ricevuto gli atti da quella di Torino, così come la Procura di Tivoli – comune dove è ubicata la sede della Lazio. La Guardia di Finanza ha perquisito appunto le sedi delle suddette società prendendo in esame gli ultimi 5 anni, come riporta Tuttosport.
Caso plusvalenze, una telefonata dei dirigenti della Juve inguaia la Roma
In particolare per il caso che riguarda la Roma, è coinvolta la Juve. Secondo quanto riporta il Messaggero, nel mirino della Guardia di Finanza è finita una telefonata fra i dirigenti bianconeri, ossia Cherubini e Bertola, che parlano dello scambio fra Leonardo Spinazzola e Luca Pellegrini, avvenuta nell’estate 2019. In quella conversazione i due dirigenti della Juve dicono: “Hai fatto un fuori giri! Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!”.
Detta così non sembra dire nulla di rilevante, ma per gli inquirenti è abbastanza per ipotizzare un accordo fra le società – tutte quelle coinvolte, non solo Juve e Roma – per scambiarsi calciatori sovrastimandoli, in modo da coprire le perdite minimizzando i flussi di cassa. Per i giallorossi è sotto indagine anche l’operazione Kumbulla con il Verona, mentre per la Lazio e la Salernitana si valuta il trasferimento di Akpa Akpro. Il tutto in un quadro in cui si ipotizzano false fatturazioni per operazioni inesistenti e false comunicazioni sociali, mediante valori gonfiati fra il 30 e il 50%.