La beffa a tempo scaduto contro il Napoli rappresenta perfettamente la stagione della Juve. Fra mille difficoltà in campo e fuori i bianconeri riescono a cavarsela e a resistere, salvo poi crollare a un passo dal traguardo. I tifosi non vedono l’ora che finisca per ripartire.
Il gol di Raspadori in pieno recupero è la perfetta esemplificazione della stagione della Juve. In campo la squadra continua a trovare difficoltà, soprattutto dal punto di vista della continuità nei 90 minuti. Molto bene il primo tempo contro il Napoli, ripresa in sofferenza con una squadra che si abbassa e si fa schiacciare. Finale in crescendo con la qualità di gente come Di Maria e Chiesa, gol annullato in maniera discutibile e rete subita al 93′ con la difesa mal posizionata.
Tante volte la Juve quest’anno si è trovata a giocare più partite all’interno della stessa gara. Minuti di grande sofferenza alternati a momenti di dominio, condizionati però dai soliti errori tecnici. Che sia un passaggio sbagliato, un tiro sbilenco o un movimento errato. E quella solidità difensiva tanto cara ai bianconeri è praticamente un lontano ricordo.
L’idea di Max Allegri è quella, piaccia o non piaccia. Squadra bassa che si compatta dietro e rilancia in contropiede affidandosi alla qualità individuale. La strategia ha pagato molte volte, senza riportare la mente ai 5 Scudetti di fila. L’anno scorso, al di là dell’epilogo, la Juve è arrivata quarta in campionato, in finale di Coppa Italia e ha perso la Supercoppa Italiana per un gol all’ultimo secondo – appunto. Quest’anno però è impossibile non includere nell’analisi tutto ciò che è accaduto fuori dal campo. Inchiesta Prisma, dimissioni del CdA, penalizzazione prima data, poi tolta, poi restituita – chissà quando.
Il tecnico non cerca alibi ma nel post match di ieri è stato chiaro: “I ragazzi sono stati straordinari in una situazione surreale. Quest’anno ci servirà da lezione, la prossima stagione torneremo a competere per lo Scudetto”. Annata da chiudere al più presto per concentrarsi sulla prossima, sperando che non ci siano turbolenze esterne. Anche se non è da dimenticare che mercoledì c’è in palio la finale di Coppa Italia contro l’Inter. E la semifinale di Europa League permette di sognare un trofeo internazionale che manca da troppo tempo.