Juve mercato ultime notizie: si decide in queste ore il destino di Riccardo Orsolini. Il Bologna lo vuole fortemente, ma l’Atalanta non molla, nonostante in nerazzurro l’esterno offensivo di proprietà della Juventus non abbia giocato granché fin qui. Si può riassumere così la situazione attorno all’ex attaccante dell’Ascoli, che la Vecchia Signora si è assicurata a gennaio del 2017. Dopo avergli fatto terminare la passata stagione con la maglia del Picchio, i campioni d’Italia lo hanno ceduto in estate all’Atalanta, consapevoli che con Gasperini i giovani calciatori hanno maggiori possibilità di crescere e fare esperienza. Purtroppo, così non è stato, perché Orsolini ha fatto prevalentemente panchina in nerazzurro e la Juve vuole farlo giocare di più per difendere l’investimento.
In tutto, il ragazzo ha collezionato 9 presenze tra campionato, Europa League e Coppa Italia, ma in diversi casi si è trattato solo di una manciata di minuti. Gasperini non crede in lui dunque,? Niente affatto, perché sarebbe proprio il tecnico ad insistere per la sua permanenza allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia: insomma, lo ritiene un elemento che potrà essere utile, ma evidentemente non è ancora pronto come lo sono altri giovani che giocano con continuità in maglia nerazzurra. Il giocatore e il suo agente, hanno però più fretta e chiedono garanzia di minutaggio superiore. Minutaggio che potrebbe garantire invece il Bologna, che in queste ore sta definendo la cessione di Simone Verdi al Napoli. Il 26enne si allena ancora alla corte di Donadoni, ma solo perché i rossoblu attendono di trovare il sostituto prima di mollarlo.
In serata potrebbe esserci la fumata bianca, poiché le diplomazie sono al lavoro. La Juve ha in programma un incontro importantissimo con Donato Di Campli, agente di Orsolini, che pare abbia già dato parere favorevole al trasferimento a Bologna, piazza gradita. Come riferisce Romeo Agresti di Goal.com, la soluzione sarebbe assai gradita anche alla dirigenza bianconera, ragion per cui le resistente atalantine dovrebbero essere presto superate. Non si dovrebbe ripetere, a meno di sorprese, un nuovo caso Spinazzola, trattenuto con la forza a Bergamo dalla dirigenza della Dea.