Juve sempre più inna-Morata: “Non ho più 20 anni. Pirlo? Allena come giocava”

Morata, 6 gol in 6 partite (e 6 annullati per fuoriogioco millimetrici), è il leader di questa Juve: “Avevo bisogno di sentirmi desiderato”

È un Alvaro Morata per certi versi devastante, quello che la Juventus ha ritrovato a 28 anni. Con la doppietta messa a segno ieri sera contro il Ferencvaros, l’attaccante spagnolo è a quota 6 reti su 6 gare (a cui potremmo aggiungere i 6 gol annullati in fuorigioco, quasi tutti per questione di millimetri). Il centravanti ex Real, Atletico e Chelsea, ha sempre avuto la nomea di essere calciatore generoso e di movimento, ma poco incisivo sotto porta. Fin qui ha dimostrato l’esatto contrario e il merito è dell’ambiente bianconero.

Lo ammette senza giri di parole lo stesso Morata al termine della vittoria in Champions League ottenuta ieri sera a Budapest: “Quando nella vita si fa un percorso si imparano cose nuove – ha sottolineato il centravanti spagnolo – Lo dissi appena arrivato che mi sentivo un giocatore più completo. Gli anni passano, non ho più 20 anni, e tutte le cose belle e meno belle che ho passato in carriera mi sono servite. E avevo il vantaggio di conoscere già questo club, sono molto contento di essere qua”.

Morata: “Di Pirlo sapevo già tutto”

Una moglie italiana, tre figli, per tornare alla Juventus Morata si è decurtato anche lo stipendio di circa 5 milioni di euro. Il ragazzo ha tutto quello che si può desiderare dalla vita, ma aveva bisogno a livello calcistico di ritrovare un ambiente che lo stimolasse. “Nella vita c’è bisogno di sentirsi voluti e desiderati”, ha ammesso ancora ieri sera. Una parte del merito va anche dato a mister Pirlo, che dopo averci giocato assieme un anno, lo ha fortemente voluto alle sue dipendenze ora che è allenatore: “Del mister non mi ha colpito nulla, nel senso che conoscevo già la persona che è avendoci giocato insieme. E come giocava, allena”, ha puntualizzato ancora l’attaccante spagnolo.

A Torino, poi, Morata ha ritrovato anche Ronaldo, con cui aveva già giocato al Real Madrid: per il portoghese non possono che esserci encomi. “Cristiano? Tutte le parole che possiamo dire su di lui sono sempre le stesse, sappiamo tutti cosa fa e cos’ha fatto. Un grande compagno, sempre a disposizione, parla tantissimo con tutto il gruppo, aiuta tutti. È il nostro giocatore più importante e speriamo – aggiunge – che ci porti dove lui ha sempre in testa di arrivare”.

Diverso il discorso con Dybala, con cui coltiva da anni un’amicizia fuori dal campo. “Con ogni compagno è diverso, Paulo ha le sue caratteristiche e Cristiano le proprie. Io devo approfittare delle caratteristiche di ciascuno di loro per pescare le occasioni giuste, dal passaggio sul secondo palo, al contromovimento, alla profondità per raccogliere un bell’assist. Sono qua – conclude Morata – a disposizione della squadra, con certi giocatori mi adatto facilmente”.