Juve, Giuntoli diventa una telenovela: no di Allegri

L’arrivo di Giuntoli alla Juve si complica. Nonostante l’accordo sia totale, mancano ancora due step. Uno è l’ok di De Laurentiis, non così impossibile. Ma l’altro può essere un ostacolo insormontabile.

Oggi è una giornata di fuoco per la Juve. Nel pomeriggio – o oltre – arriverà la seconda sentenza sul caso plusvalenze dopo il rinvio voluto dal Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. Verrà rimodulata la prima penalizzazione di 15 punti ma le indiscrezioni parlano di uno sconto minimo. Poi la squadra scenderà in campo al Castellani di Empoli, conoscendo già la nuova posizione in classifica – forse. Dunque, incertezza totale per il futuro, con ancora il filone della manovra stipendi che dovrà dare i suoi effetti – in questa o nella prossima stagione. E la società fatica a programmare.

Juve, Giuntoli si allontana: Allegri non accetta i suoi collaboratori nelle giovanili

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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il primo passo verso la rinascita è la nomina del nuovo direttore sportivo. La Juve ha individuato in Cristiano Giuntoli l’uomo giusto. Accordo totale fra le parti con un contratto da 5 anni. Serve l’ok di Aurelio De Laurentiis, visto che il dirigente ha ancora un anno con il Napoli. Il presidente fa un po’ di resistenza, ma alla fine il via libera arriverà. Non è finita però, perché l’ostacolo più grande è all’interno del club bianconero.

Come rivelato da Sky Sport, Max Allegri non sarebbe favorevole all’arrivo di Giuntoli. Non tanto per il suo ruolo da ds della Prima Squadra, quanto al fatto che il dirigente da Napoli si porterebbe una serie di collaboratori per le selezioni giovanili. Il livornese è contento del lavoro svolto dalla Juve sotto questo aspetto, soprattutto con la Next Gen, e non vuole una rivoluzione da quel punto di vista. Dunque, si è creata una spaccatura all’interno della società bianconera, che potrebbe portare allo stop della trattativa. E a prendere il posto da ds sarebbe a quel punto Giovanni Manna, dirigente dell’Under 23.