La Juve rischia di rimanere fuori dalle coppe. In teoria la risposta si avrà al termine di tutti i procedimenti legali, qualora venissero accertati i reati contestati. Ma c’è chi spinge per una soluzione più rapida, in barba alla legalità.
La decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI di rimandare la sentenza sul caso plusvalenze aumenta l’incertezza del clima attorno alla Juve. I 15 punti inflitti dalla Corte d’Appello Federale nello scorso gennaio sono troppi e servirà rimodulare la penalizzazione mediante un nuovo procedimento. Che, si spera, possa arrivare prima della fine della stagione sportiva. Altrimenti gli effetti si avranno nella prossima.
Non solo però, perché bisogna aspettare gli sviluppi sull’altro filone, quello della manovra stipendi che comprende anche le partnership sospette e i rapporti con gli agenti. Le indagini si sono concluse e a breve ci sarà il deferimento, qualora la Juve non decidesse di patteggiare anticipatamente – e che la Procura Federale non accettasse le condizioni. Ma inevitabilmente questa vicenda si interseca con l’altra, con il risultato di ingarbugliare tutto quanto. Serve fare chiarezza. In maniera celere, sì, ma le responsabilità e le irregolarità devono essere appurate in maniera incontrovertibile. Anche se qualcuno vorrebbe bypassare la legalità.
La Uefa ha aperto un procedimento nei confronti della Juve lo scorso dicembre. Un atto dovuto, viste le accuse della Procura. E da Nyon hanno fatto sapere di attendere il corso della giustizia italiana prima di prendere i dovuti provvedimenti. Ma oggi sulla Gazzetta dello Sport si racconta di un altro scenario. Aleksander Ceferin infatti vuole avere il quadro definitivo delle qualificate entro l’inizio di agosto, quando partiranno i playoff delle coppe. E quindi, se la Juve non dovesse ancora conoscere il proprio destino definitivo per quella data, il presidente del massimo organismo europeo potrebbe decidere di escludere a prescindere i bianconeri.
E quello che scrive la Rosea è inquietante, perché spunta il termine “opinione pubblica“. Infatti, sul tema patteggiamento, la Gazzetta scrive testualmente che “la Procura potrebbe scontentare parte dell’opinione pubblica convinta che i presunti reati della Juve siano di assoluta gravità”. Dunque, non si tratta più di legalità e di una battaglia di diritto, ma acquista peso l’opinione pubblica. E se il sentimento popolare dice Juve fuori dalle coppe, qualsiasi decisione differente sarà vista come un favore ai bianconeri.