Dopo qualche giorno di riflessione, John Elkann interviene in difesa della Juve. Il leader di Exor, azionista di maggioranza del club bianconero, commenta la dura penalizzazione inflitta alla società in classifica che ha fatto sprofondare la squadra.
Ha scelto il 20esimo anniversario della scomparsa del nonno Gianni Agnelli per dire la sua sul mondo Juve. Ora che Andrea Agnelli si è fatto da parte, tocca a John Elkann prendere in mano le redini della società. Dopo aver piazzato in dirigenza due suoi fedelissimi come Gianluca Ferrero e come Maurizio Scanavino, l’Amministratore Delegato di Exor parla in prima persona in una intervista a Repubblica. “L’ingiustizia di questa sentenza è evidente, in molti l’hanno rilevato, anche non di fede bianconera” ha dichiarato Elkann, prendendo una netta posizione.
Che fa rumore, visto che in altre situazioni ha preferito rimanere in silenzio. E annuncia azioni concrete: “Noi ci difenderemo con fermezza per tutelare l’interesse dei tifosi della Juve e di tutti quelli che amano il calcio”. Parole che non possono non far piacere a tutti i tifosi juventini, dopo essere stati travolti dalla sentenza della Corte d’Appello Federale che ha inflitto 15 punti di penalizzazione alla squadra. La rimonta Champions è quasi impossibile, ma la forte presa di posizione di chi di fatto rappresenta la proprietà è un buon segnale.
A ogni tifoso juventino, dopo la pubblicazione della sentenza, è venuto in mente il periodo di Calciopoli. Anche in quel caso la dirigenza venne spazzata via dai tribunali e la società cadde in Serie B. Anche nell’estate del 2006 John Elkann fece rumore, ma in senso opposto.
Infatti, ormai 17 anni fa, il leader di Exor non scese in campo in difesa della società. I processi condannarono la Juve e gli avvocati accettarono di buon grado la retrocessione, senza lottare. Ora, sembra che il vento sia cambiato. Ed è una buona notizia.