Juve, ecco la strategia per cancellare il -15

La Juve presenterà ricorso per cancellare la pesante penalizzazione. Dopo il -15 subito in classifica per effetto del processo plusvalenze, la squadra si ritrova lontanissima dalle zone che contano. E dunque i bianconeri sperano di recuperare i punti persi ricorrendo contro la sentenza.

Juve, le tappe del ricorso

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La Juve ha già annunciato che ricorrerà al Collegio di Garanzia del CONI dopo aver subito la sentenza di -15 punti in classifica da parte della Corte d’Appello Federale sul caso plusvalenze. Al di là delle proteste social dei tifosi e di tutto ciò che viene paventato, il club deve seguire un iter ben preciso per presentare il ricorso e provare a cancellare quella che sembra essere una pena molto severa.

Come racconta Tuttosport, prima di procedere servirà attendere la pubblicazione delle motivazioni della Corte d’Appello Federale, che ha aumentato la penalizzazione effettiva rispetto ai 9 punti chiesti dal procuratore Chinè. Queste motivazioni verranno pubblicate entro 10 giorni dall’emissione della sentenza. A quel punto, la Juve ha 30 giorni di tempo per studiare una strategia di difesa e presentare il ricorso. È bene ricordare che il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI non potrà entrare nel merito della sentenza, ma solamente giudicare se la procedura è stata lecita o meno. Dunque, nessuno sconto rispetto ai 15 punti di penalizzazione. O verranno confermati in toto, o la sentenza verrà totalmente annullata.

Juve, possibile anche il ricorso al TAR

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A quel punto sarà il Collegio di Garanzia del CONI a mettere la parola fine sulla vicenda. Difficile che quest’ultimo possa pronunciarsi contro la sentenza della Corte, ma non impossibile. Ci sono due esempi molto recenti. Uno riguarda proprio la Juve e il caso del match con il Napoli, vinto a tavolino dopo che i partenopei non si presentarono in campo. La giustizia sportiva confermò il 3-0 in favore dei bianconeri due volte, salvo poi l’intervento del CONI che cancellò la sentenza e fece rigiocare la partita.

Un altro, quest’estate. La FIGC volle inserire l’indice di liquidità fra i parametri di iscrizione alla Serie A, ma la Lega ricorse al CONI che bloccò la decisione della Federazione. Dunque, l’esito è incerto. E Tuttosport paventa anche l’ipotesi di un possibile ricorso al TAR, se il CONI si esprimesse a favore della Corte Federale. O, in ultima istanza, anche al Consiglio di Stato.