La sua esperienza alla Juve non è stata certamente da ricordare, anche se è stata una tappa importante della sua carriera. E ora la racconta, aggiungendo un aneddoto su Del Piero.
Diego Ribas da Cunha è arrivato alla Juve come il grande colpo dell’estate 2009. Con Ciro Ferrara in panchina, i bianconeri provavano a riportarsi ad alti livelli dopo lo scandalo di Calciopoli e il biennio di Claudio Ranieri che aveva riportato il club in Champions League. “Eravamo una squadra di grandi individualità, ma non è mai scattata la scintilla per diventare un gruppo coeso. Erano anni in cui la Juve ha cambiato molto tra allenatori, società e giocatori, non era semplice. E se non giochi da squadra è anche giusto che tu non lotti per vincere un titolo” ha raccontato il brasiliano in una intervista alla Gazzetta dello Sport.
Sull’esperienza aggiunge: “Non ho molti rimpianti perché ho sempre dato tutto quello che avevo. Ero giovane, l’allenatore in quel tempo mi chiedeva cose a cui non ero abituato e avevo tempo per ambientarmi al meglio. La Bundesliga era la mia comfort zone, era tutto completamente diverso dalla Serie A, adattarmi subito non è stato facile. Non rimpiango quegli anni perché ho imparato molto, sono cresciuto e sono diventato ciò che sono oggi. Magari, però, con un altro anno in più avrei potuto fare meglio”.
Poi Diego spiega il suo rapporto con Del Piero: “Alex è una persona speciale ed è stato un giocatore fantastico. Quando ero alla Juve mi è dispiaciuto molto che mi dicessero che non potevo giocare con lui perché avevamo caratteristiche simili, ma quando capitava a partita in corso facevamo sempre grandi cose. Sto scrivendo un libro sulla mia carriera, l’ho chiamato per farmi raccontare della stagione vissuta insieme ed è stato davvero gentile. Lavorare nella Juve è sempre una grande opportunità perché è uno dei migliori club al mondo, vedrei bene Alex di nuovo a Torino”.
Infine, Diego racconta come è arrivato a scegliere la Juve: “Tutti sognano di giocare in Serie A almeno una volta in carriera, a me è sempre piaciuto come campionato perché somiglia molto a quello brasiliano. Quando è arrivata l’offerta della Juventus ero molto emozionato, uno dei migliori club al mondo era interessato a me e non potevo crederci! Anche Bayern, Real e Atletico Madrid avevano chiesto informazioni, ma ho scelto la Juve perché ho sempre amato quell’ambiente. E anche i miei amici che giocavano in Italia mi hanno sempre parlato bene della Juve”.