Dopo il match contro l’Inter, è tornato il vecchio tormentone secondo il quale la Juve sarebbe favorita dagli arbitri. Come spesso succede però, gli errori a favore delle altre squadre si dimenticano in fretta. Così come gli errori contro la Juve.
La Juve si gode la vittoria in casa dell’Inter arrivata appena prima della sosta e può pensare al rush finale di campionato con il sogno concreto di una rimonta Champions clamorosa. Sul successo bianconero però si sono scatenate le solite polemiche arbitrali, con il possibile tocco di braccio di Rabiot finito nell’occhio del ciclone. Nonostante nessuna immagine chiarisca se il tocco ci sia stato o meno, si è tornato a parlare di arbitri che favoriscono la Juve. Anche se in realtà il campo dice ben altro.
Su Tuttosport vengono analizzati gli episodi sfavorevoli avvenuti nel girone di andata di questo campionato. Sono in particolare quattro gli eventi analizzati. Si parte già alla prima giornata, Juve-Sassuolo. I bianconeri si impongono per 3-0 al termine di un match dominato, ma l’arbitro Rapuano non è esente da colpe. Già al primo minuto di gioco, Alex Sandro è protagonista di una incursione in area di rigore neroverde. Muldur lo aggancia e lo atterra, ma il fischietto non interviene lasciando proseguire in maniera abbastanza sorprendente visto che il contatto è netto. E in questo caso il VAR non interviene, dando per valida la decisione di campo.
C’è poi l’episodio della gara di andata contro l’Inter. La Juve è avanti 1-0 e raddoppia con il gol di Danilo. Dopo un check del VAR la rete viene annullata per un tocco di braccio del brasiliano, che però viene vistosamente trattenuto da De Vrij. La deviazione del difensore bianconero è evidente ma viziata dall’irregolarità della marcatura dell’olandese. L’arbitro Doveri decide per l’annullamento del gol.
In Juve-Atalanta, altro episodio controverso. Dopo 7 minuti Di Maria si inventa un assist geniale per Milik, che viene abbattuto da Palomino. Trattenuta prolungata evidente con annesso placcaggio, ma l’arbitro Marinelli non interviene. Il VAR controlla ma non richiama il fischietto all’on field review.
Infine, l’episodio più clamoroso non solo del campionato in corso ma di tutta l’epoca VAR. Juve-Salernitana. I bianconeri rimontano dallo 0-2 al 2-2 al 91′ con Bonucci e al 95′ Milik fa esplodere lo Stadium con il colpo di testa che vale la vittoria. Il gioco viene però fermato perché c’è un tentativo di giocata sempre di Bonucci sulla traiettoria e bisogna controllare. In realtà il difensore non disturba nessuno e quindi l’azione è di per sé già regolare, ma il VAR vuole vederci chiaro. Banti, al monitor, richiama l’arbitro centrale Marcenaro per valutare se Bonucci sia attivo o no. Il fischietto opta per la prima opzione e annulla tutto. Peccato che il giocatore sia tenuto in gioco da Candreva, il quale però non rientra nell’inquadratura a disposizione del VAR e segnala quindi un fuorigioco totalmente inesistente.