Federico Chiesa è il nome più gettonato in queste ore in chiave Juve, soprattutto dopo l’apertura da parte della Fiorentina. Con il centravanti viola, la dirigenza bianconera ha già da almeno un anno l’accordo di massima sulla base di un quinquennale da circa 5 milioni a stagione. Ora che si è ammorbidita anche la posizione del patron viola, Rocco Commisso, l’affare sembra essere più vicino, ma è corsa contro il tempo, perché si devono incastrare alcune operazioni in uscita.
Secondo quanto riferisce Tuttosport, la Fiorentina è scesa ad una valutazione di circa 50-55 milioni ed ha aperto ad una formula simile a quella che ha riportato Alvaro Morata alla Juventus. Un prestito rinnovabile per un anno successivo con acquisizione a titolo definitivo dopo uno o due stagioni e pagamento dilazionato in tre anni. Insomma, sembra davvero tutto apparecchiato, ma cosa manca per concludere l’affare? Semplice, servono almeno tre cessioni da parte della Juventus, che ha troppi elementi ancora in esubero e che rischiano di restare fuori dalla lista Uefa.
Con l’arrivo di Morata e quello eventuale di Chiesa, infatti, dovrebbero uscire tre fra i seguenti elementi: Douglas Costa, Bernardeschi, De Sciglio, Khedira e Rugani. Un’impresa titanica considerato che fin qui Paratici è riuscito a cedere solo in prestito gratuito i vari Perin, Pellegrini e Pjaca. Rugani ha richiesta da Spagna e Inghilterra, ma la Vecchia Signora dice no al prestito. Douglas Costa non intende lasciare Torino per nessuna ragione e rifiuta ogni altra soluzione. Bernardeschi è ai box e non sembra essere al momento al centro di trattative. La cessione di De Sciglio, invece, andrebbe a indebolire numericamente il comparto terzini, già ridotto all’osso. Khedira tratta ad oltranza la risoluzione. Il 5 ottobre si avvicina e il giorno successivo mister Pirlo dovrà consegnare la lista Champions. Si preannunciano esclusioni eccellenti.