Il capo dei capi, colui che tutto gestisce e tutto finanzia. Questo è John Elkann, l’amministratore delegato di Exor, la multinazionale che possiede, tra le altre, la Juventus. Dopo giorni di attesa anche lui si è espresso sulla penalizzazione dei bianconeri difendendo a spada tratta la sua squadra.
L’unico Agnelli rimasto alla Juventus non è nemmeno un Agnelli ma è figlio di una di loro. Solo lui è rimasto con i bianconeri che dopo 100 anni vivono ancora grazie alla stessa famiglia. Si perché se la Juventus è ancora in piedi il merito è tutto di Exor, la multinazionale che la possiede. Sono loro che mettono i soldi, che coprono i buchi all’esigenza, che tengono a galla la nave.
Con l’addio di Andrea Agnelli è il cugino ad avere l’onere di tirare avanti la baracca e mantenere alto il nome della famiglia e della Juventus.
Al margine della cerimonia per il ventennale della morte di nonno Gianni Agnelli, Elkann si è finalmente espresso sull’attuale situazione dei bianconeri:“La Juventus è la squadra italiana più amata e seguita: rappresenta il nostro calcio nazionale”, la premessa di Elkann, che ha poi commentato con durezza della penalizzazione di 15 punti inferta alla squadra bianconera. “L’ingiustizia di questa sentenza è evidente” e continua: “In molti l’hanno rilevato, anche non di fede bianconera, e noi ci difenderemo con fermezza per tutelare l’interesse dei tifosi della Juve e di tutti quelli che amano il calcio”. Queste sue parole hanno immediatamente scatenato i tifosi, ma non positivamente.
Per quanto i tifosi si trovino concordi con il discorso fatto dal proprietario della squadra, si sono sentiti in un certo senso sminuiti e arrabbiati. Come a dire: “Se noi diciamo queste cose sono sbagliate mentre quando si sveglia il signorotto è tutto giusto?”. Ma ci sono stati anche commenti positivi, molti hanno apprrezzato, infatti, che Elkann abbia usato la parola INGIUSTIZIA.
Ora che anche il grande capo ha parlato non resta che attendere nuove notizie o ingiustizie da parte della Fgic.