Il saluto di Agnelli alla Juventus, il video social: “Sono stati anni straordinari”

Sono passati pochi mesi dalla notizia che Andrea Agnelli avrebbe lasciato la Juventus. Le dimissioni dell’intero CdA sono state annunciate in diretta tv nel bel mezzo dei mondiali e tutte le certezze intorno alle quali girava il mondo juventino si sono sgretolate come un castello di sabbia. Quella con il Napoli, la disfatta, è stata di fatto la sua ultima partita da presidente, non il migliore dei modi per dirsi addio.

Un addio difficile, una separazione quasi obbligata quella fra Agnelli e la Juve, proprio nell’anno del centenario. Cento anni di presidenza di una stessa famiglia, un record assoluto, irraggiungibile e sentitissimo. Fra lacrime e grossi sorrisi si è conclusa un’era, seppur John Elkann sia ancora il proprietario, per la prima volta il presidente sarà una persona esterna alla famiglia.

agnelli juventus

Il prossimo presidente sarà Gianluca Ferrero, un volto totalmente nuovo per il mondo del calcio, una scelta a dir poco sorprendente. L’unica cosa che sembrerebbe legarlo a madama è la fede bianconera.

Addio video di Agnelli

17 gennaio, questo il giorno da ricordare. La pagina instagram ufficiale della Juventus ha pubblicato un video-saluto per Andrea Agnelli. L’ex presidente esprime fierezza e gratitudine per gli anni passati in bianconero mentre si susseguono tutte le foto dei trofei vinti e delle gioie vissute insieme alla sua squadra del cuore che è, parole sue: “La cosa più importante”. “Sono stati anni straordinari” dice, e lo sono stati davvero, in tutti i sensi.

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La Juventus che verrà

Cosa succederà ora alla squadra e i suoi ex dirigenti lo diranno rispettivamente la giustizia sportiva e quella ordinaria. Per la prima probabilmente ci sarà da aspettare parecchio mentre l’altra emetterà una sentenza già in questi primi mesi dell’anno. Non si sa cosa aspettarsi, si è parlato di molte cose. Quella che più di tutte ha catturato l’attenzione dei tifosi è il possibile ritorno dell’eterno capitano Alessandro Del Piero. Se tornasse lui, pensano, si risolverebbe tutto come per magia, come le magie che faceva in campo.