Calciomercato Juventus

Joao Felix ammette: “Vorrei giocare in una big e con Cristiano Ronaldo”

Joao Felix è uno degli obiettivi di mercato della Juventus per il futuro. Di lui si dice un gran bene e Fabio Paratici ne ha già parlato con l’agente Jorge Mendes per la nuova linea verde Juve: troppo presto per dire se il 19enne fantasista lusitano sarà davvero l’erede di CR7, sta di fatto che in poco tempo sulle sue tracce si sono fiondati i più grandi club mondiali. “All’inizio era difficile, ma con il passare del tempo e l’aiuto delle persone sono riuscito a gestire meglio la fama. Adesso – racconta il ragazzo a Marca – mi fermano più spesso quando mi incontrano per strada. Pressione? No, piuttosto sento la responsabilità di essere visto come un esempio”.

Una fama improvvisa che non sembra aver montato la testa a Joao Felix: il suo processo di crescita prosegue di settimana e in settimana ed ora accarezza il sogno di giocare di fianco al suo idolo CR7. “Nazionale? Sì, mi piacerebbe molto giocare con Cristiano Ronaldo. Non lo conosco personalmente, ma è un grandissimo lavoratore, un esempio per tutti. Tutti conoscono la sua storia, è stato uno dei migliori al mondo per molti anni e continuerà ad esserlo per molto tempo. Il Real Madrid – sottolinea – sente molto la sua mancanza”.

Joao Felix: “Sogno di giocare in una grande squadra”

E chissà che in futuro non possa giocare con Ronaldo anche in una squadra di club, considerato che il cinque volte pallone d’oro ha firmato con la Juventus per quattro anni e Mendes sarebbe felice di portare in Italia Joao Felix. Molto dipenderà dalle condizioni economiche, perché sul cartellino del fantasista c’è una clausola da 120 milioni di euro. “In questo momento penso solo al Benfica. […] Cosa penso quando mi dicono che grandi club come Real, Barcellona, United, Juve e Chelsea mi seguono? Il mio sogno è sempre quello di giocare nelle grandi squadre e nei grandi tornei, ma adesso sono qui e sono felice al Benfica. Clausola di 120 milioni? Non capisco il mercato e i relativi valori – conclude – , queste sono questioni che riguardano agenti e presidenti”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni