Inchiesta Juve, Santoriello si chiama fuori: cosa cambia
Ciro Santoriello ha lasciato il caso Juve. Il pm di Torino che ha svolto le indagini nell’ambito dell’inchiesta Prisma ha fatto un passo indietro e non rappresenterà la pubblica accusa nel processo ordinario contro i bianconeri.
In questa sosta per le Nazionali la Juve fa il punto della situazione. In campo la vittoria sull’Inter ha dato ulteriore carica in vista della clamorosa rimonta Champions. Il quarto posto occupato dal Milan al momento dista solo 7 punti nonostante la pesante penalizzazione e dunque i bianconeri affronteranno il rush finale di campionato con l’obiettivo di agganciare il treno delle squadre davanti. La testa va anche alle vicende giudiziarie, con l’attesa per l’esito del ricorso al Collegio di Garanzia del CONI che arriverà il prossimo 19 aprile. Non solo, perché il 27 marzo comincerà anche il processo ordinario nell’ambito dell’inchiesta Prisma. E su questo fronte è arrivata la novità del passo indietro del pm Santoriello.
Inchiesta Prisma, il passo indietro di Santoriello: cosa cambia nel processo ai conti della Juve
Le sue parole avevano alzato un vespaio di polemiche. “Odio la Juve, sono un pm antijuventino” aveva dichiarato senza mezze misure. I tifosi sui social non l’avevano presa bene, chiedendo chiarezza. E ieri una mossa c’è stata, perché Ciro Santoriello ha lasciato il suo posto nell’ambito dell’inchiesta Prisma che riguarda i conti della Juve. Non ci sarà lui a sostenere la pubblica accusa lunedì prossimo dunque, sostituito dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Mario Bendoni.
In sostanza però nel processo non cambierà nulla, visto che l’iter delle indagini si è concluso e si è passati alla fase processuale, con la tesi accusatoria già pianificata e costruita. Lunedì il gup Marco Picco deciderà se i 12 indagati verranno rinviati a giudizio e sull’eventuale trasferimento del processo alla sede di Milano o a quella di Roma. Inoltre potrebbe optare per il rimando di tutta la faccenda alla Cassazione.