Inchiesta Juve, altra rivelazione: “Il Cda ha nascosto la manovra stipendi”
L’inchiesta sui conti della Juve prosegue e ogni giorno si arricchisce di nuovi particolari. A parlare è l’ex presidente del collegio sindacale bianconero, che rivela di non essere mai stato a conoscenza della cosiddetta manovra stipendi.
Sul lato sportivo la Juve si gode la vittoria in casa del Nantes che ha regalato l’accesso agli ottavi di finale di Europa League e prepara il derby con il Torino di martedì sera, per provare a insistere nella rimonta in classifica. Intanto però si continua a parlare dell’inchiesta sui conti del club, concentrandosi sulla cosiddetta manovra stipendi. E la confessione arriva dall’ex presidente del collegio sindacale della Juve.
Manovra stipendi Juve, una nuova confessione nell’inchiesta: “Il Cda ha nascosto tutto”
A parlare è Paolo Piccatti, ex presidente del consiglio sindacale della Juve dal novembre 2009 al novembre 2021. Queste le sue parole nell’interrogatorio del novembre scorso, riportate dal Corriere della Sera: “Sapevamo quello che era uscito, cioè il risparmio e la riduzione tout court degli stipendi. Quando abbiamo letto gli atti di questo fascicolo delle chat e delle scritture, ci siamo sorpresi e arrabbiati“.
Piccatti è stato indagato nell’ambito dell’inchiesta, ma la sua posizione verrà archiviata. Il commercialista prosegue nella sua deposizione, parlando anche della seconda manovra stipendi: “Noi non eravamo a conoscenza di nulla di tutto questo. Ho visto questi atti nel vostro fascicolo, tutto questo ambaradan non ci è stato comunicato. Se avessimo avuto conoscenza di fatti di questa natura, ci saremmo agitati non male”.
La manovra stipendi sarebbe dovuta essere comunicata al collegio sindacale: “Certamente. Soprattutto dovevano essere eseguite e recepite in modalità totalmente differenti. Confermo che sono scosso e arrabbiato”. Ma confessa di non essere a conoscenza dell’accordo fra Agnelli e Chiellini di cui si parla spesso: “Mai visto”.
Infine, Piccatti parla anche della questione plusvalenze: “Il problema non è mai giunto alla nostra attenzione. Se posso osare, siamo andati anche a leggere la nuova relazione di Deloitte, che non effettua rilievi sul tema plusvalenze“.