Gonzalo Higuain e la Juventus si incontreranno al termine dell’emergenza coronavirus, ma secondo quanto riferisce oggi il Corriere di Torino, si va verso un muro contro muro. Una situazione già vissuta dal club bianconero nell’estate del 2018, quando l’arrivo di Ronaldo spinse via il Pipita, che a malincuore ha accettato prima il Milan e poi il Chelsea. Un evento che come ripetuto più volte da Maurizio Sarri sembra abbia traumatizzato l’attaccante argentino, tornato a sorridere solo in estate, quando è rientrato a Torino. I primi mesi sono stati effettivamente molto buoni, ma prima dello stop delle competizioni, non è che Higuain stesse propriamente brillando.
In scadenza di contratto a giugno 2021 e con 33 anni da compiere a dicembre prossimo, il numero 21 è uno degli ingaggi più alti della rosa bianconera con oltre 10 milioni lordi. Un costo ritenuto eccessivo in tempi in cui Andrea Agnelli sta facendo salti mortali per far quadrare i conti della Juventus. La prospettiva paventata da Fabio Paratici è quella di un rinnovo “strategico”, ovvero volto ad evitare di perdere il calciatore a zero nel 2021 e a spalmare il lauto ingaggio su più stagioni. Per il resto, sembra ormai chiaro che Higuain non è al centro del progetto, nemmeno con la permanenza sulla panchina di un tecnico molto amico come Sarri.
La Vecchia signora, non è un mistero, sta cercando una prima punta sul mercato e alla fine un nome importante arriverà. Le indiscrezioni parlano di Icardi, Kane, Werner e Gabriel Jesus (scambio con Douglas Costa?), tutti nomi che relegherebbero Higuain a quarta scelta del prossimo attacco. Nonostante ciò, la risposta del Pipita sarebbe un muro contro muro: il bomber ex Napoli e Real vuole restare a Torino e alle sue condizioni, ovvero senza ritocco al ribasso dello stipendio e almeno fino al 2021, come prevede il primo contratto firmato nel 2016. Impossibile, perché il suo peso sul bilancio della Juventus è di 18 milioni di euro, tanti per un calciatore che ormai il meglio di sé lo ha già dato.
Tanti, ma al contempo non tantissimi per un club europeo potenzialmente interessato (si parla del Valencia), mentre sicuramente troppi per un River Plate che vuole riportarlo a casa prima della fine della carriera. Scenario che però non piace ad Higuain, come ribadito dal padre Jorge. L’impressione è che si andrà verso lo scenario già visto nel 2018 e paragonabile, tornando indietro solo di qualche mese, a quello vissuto da Mario Mandzukic. L’argentino rischia il prossimo anno di essere fuori dai giochi, anche dalla lista Champions, rassegnandosi così ad accettare una nuova soluzione pur di non smettere sostanzialmente di giocare.