Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato dell’ormai celeberrimo algoritmo con il quale si chiuderà il campionato di Serie A in caso di nuovo stop per contagi. Se non si potrà portare a termine la stagione normalmente, il piano B prevede playoff e playout (che non piacciono affatto ai club), mentre il piano C prevede la cristallizzazione della classifica. Non all’ultima giornata giocata da tutti, però, bensì tramite l’utilizzo di un calcolo che tenga conto della media punti in casa e della media punti in trasferta. L’algoritmo appunto (qui vi spieghiamo come funziona).
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Gravina a Il Mattino – è assegnare in campo i verdetti di questo campionato. Ho sempre sostenuto che cambiare format in corsa sarebbe stato necessario se non ci fossero state le condizioni per la ripartenza. Invece oggi siamo molto vicini a questo traguardo, è giusto che si giochino tutte le partite in programma”.
Molti vedono nell’algoritmo un tentativo per cambiare la classifica a bocce ferme, ma il presidente federale non ha alcuna intenzione di indietreggiare di un millimetro. Al massimo si può cambiare il nome, ma l’algoritmo non si tocca: “È stato sollevato molto rumore senza nemmeno conoscere di cosa di tratta. Non vogliamo chiamarlo così? Chiamiamolo criterio per la definizione delle graduatorie ispirato al merito sportivo. Se il campionato si dovesse fermare un’altra volta – aggiunge Gravina – non ritengo giusto, ad esempio, cristallizzare la classifica senza tenere conto delle gare che restano da giocare, con club che magari ne hanno giocate di meno rispetto ad altri. Sarà ispirato a un principio di equità e buon senso. Tifosi allo stadio in estate? Me lo auguro. Migliorando l’andamento dei contagi, spero si possa consentire un accesso parziale agli impianti di calcio. Sarebbe una straordinaria iniezione di fiducia e di entusiasmo”, conclude. I tifosi della Juventus sui social network esprimono tutte le loro perplessità esattamente come quelli di tutti gli altri club.