L’avvocato Grassani infrange le speranze della Juve. Il legale del Napoli anticipa l’esito del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI e parla anche del filone legato alla manovra stipendi.
La Juve utilizza la sosta per ricaricare le pile in vista del rush finale. Dopo la vittoria contro l’Inter la zona Champions League dista solo 7 punti, in attesa di ciò che sarà l’esito del ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI. La società ha fiducia, ma arrivano le parole dell’avvocato Grassani che sono in controtendenza.
A calciomercato.it l’avvocato Mattia Grassani parla del ricorso della Juve al CONI: “La sentenza della Corte Federale d’Appello all’esito di giudizio di revocazione è una sentenza corposa, redatta dai migliori giuristi della Figc. Il Collegio di Garanzia deve valutare la legittimità del provvedimento e se rimandasse indietro la sentenza indicherebbe un range al ribasso. Ci dovesse essere un annullamento con rinvio può esserci una riduzione dei punti di penalizzazione, ma non l’annullamento in sé e per sé“.
Poi si parla anche della questione relativa alla manovra stipendi: “Se tre delle quattro mensilità, che è l’ipotesi dell’accusa, in realtà non sono state rinunciate come annunciato, ma slittate nella stagione 20/21, si tratta di comportamenti giudicati in maniera molto grave dalla giustizia sportiva“.
Sulle pene: “Per queste violazioni non c’è un minimo o un massimo della pena, il range in caso di concorrenza sleale si va dall’ammenda alla radiazione. A mio avviso, in caso di condanna per questo secondo filone difficilmente rischierà la retrocessione, piuttosto penalizzazione di punti, afflittivi in questa stagione, ma la retrocessione si applica quando un club ha falsificato i bilanci in modo da far apparire una realtà completamente diversa rispetto a quella che è oppure per iscriversi al campionato”.