L’ormai certo addio di Paulo Dybala alla Juventus ha scatenato un vero e proprio delirio sui social, tanto da far entrare in tendenza su Twitter, nel giro di pochissime ore, l’hashtag #DybalaNonSiTocca (per dovere di cronaca, ne venne lanciato uno identico lo scorso anno per opporsi alla cessione di Caldara al Milan).

Tra accuse alla dirigenza, frasi polemiche sotto ogni tweet pubblicato dal profilo ufficiale della Juventus e discussioni tra vari utenti del social network, molti tifosi bianconeri stanno trascorrendo la loro estate in una zona balneare tanto virtuale quanto incredibilmente affollata che, per citare solo in parte un tormentone di questo periodo, chiamerò Astio Lido.

Ad Astio Lido nulla è reale, o per meglio dire nulla viene analizzato a 360 gradi, e all’interno di questa corrucciata località vige un regolamento al contrario: se sei gentile stai fuori, se insulti puoi entrare e diventarne un membro a tutti gli effetti.

«Ma che posto è mai questo?», si starà chiedendo chi è abituato a non cadere costantemente nel turpiloquio, soprattutto quando si parla di calcio.

Non è facile descriverlo, ma ci proverò attraverso alcuni esempi concreti.

Ieri, alle ore 19.54, la Juventus pubblica sul proprio profilo Twitter uno scatto di Matuidi realizzato nel corso dell’allenamento pomeridiano, e la reazione degli abitanti di Astio Lido è la seguente:

«Ritirate la squadra dal campionato, m***e», «Matuidi… ci prendete per il c**?», «Reintegrate Dybala, pezzi di m***a», «Paratici vattene», «F*****o Paratici», «Pezzenti, Siete delle m***e».

Insomma, poco importa che Dybala sia ufficialmente in vacanza fino al 5 agosto (e che quindi il discorso del reintegrarlo non abbia alcun senso) o che Paratici abbia condotto, poco più di un anno fa, una delle operazioni più clamorose della storia del calcio e che abbia recentemente portato a Torino un ventenne dal futuro luminoso. Su Astio Lido Paulo Dybala è fuori squadra e il direttore sportivo della Juventus è un incompetente, e non provate in alcun modo ad esprimere una posizione contraria.

Ma non pensate che l’ira degli abitanti di Astio Lido sia esclusivamente rivolta al caso Dybala. Si tratta, infatti, di una rabbia così forte da non poter rimanere confinata a una sola situazione. Già, perché ce n’è anche per Mario Mandzukic, la cui colpa principale, molto probabilmente, è quella di essere un giocatore in passato molto stimato da Massimiliano Allegri.

Partiamo da un semplice presupposto: anche io penso che il ciclo dell’attaccante croato in bianconero sia terminato e che le sue caratteristiche tecnico tattiche non siano compatibili con quanto richiesto da Maurizio Sarri, ma il giorno che lascerà Torino lo ringrazierò infinitamente per tutto il sudore che ha versato per questa maglia.

Diverso, invece, è il ragionamento di tutti coloro che hanno ufficialmente ottenuto la residenza ad Astio Lido, che su Mario Mandzukic hanno sentenziato in questo modo, sempre su Twitter:

«Il pezzo di m***a non è solo Mandzukic, ma anche chi gli ha rinnovato il contratto», «Abbia rispetto lui per noi e faccia le valigie senza buonuscita né risoluzione, non c’è spazio per lui», «Morto di sonno, vattene cesso», «Sei una m***a, vattene dalla Juve».

Insomma, se pensavate che con l’addio di Allegri tutto si fosse placato, non avete fatto i conti con Astio Lido, dove puoi nuotare in un mare di polemiche e diventare nero (di rabbia) anche senza prendere il sole. Ah, dimenticavo, non serve nemmeno la crema solare sulla faccia, anche perché, ad Astio Lido, in pochi utilizzano il proprio volto.

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