Dybala non ha cambiato ruolo: occupa gli stessi spazi, ma molto meglio
Dybala è rinato, ma non ha cambiato posizione rispetto al passato: semplicemente fa tutto quello che faceva prima, ma lo fa molto meglio
Paulo Dybala è stato letteralmente rigenerato dalla cura di Maurizio Sarri. È un dato di fatto incontrovertibile. Oggi, però, sui quotidiani sportivi si leggono una serie di cazzate sesquipedali, che riconducono tutte ad una sola via: “La Joya ha cambiato ruolo ed ora gioca più vicino alla porta”. Falso come le vecchie 500 lire. Ed è facilmente verificabile: basta guardare le cosiddette “mappe di calore” che si possono consultare su siti dedicati alle statistiche come Sofascore. Prendendo in esame queste mappe che mostrano sostanzialmente le porzioni di campo calpestate dai calciatori emerge un dato incontrovertibile: Dybala gioca esattamente nella stessa posizione dell’anno scorso.
Se un osservatore qualunque guardasse il grafico senza conoscere nome o ruolo del calciatore in questione, direbbe che si tratti di una mezzala destra o al massimo di un esterno di centrocampo. Dybala occupa infatti prevalentemente la zona del centrodestra che parte dalla linea di centrocampo verso il limite dell’area avversaria. Raramente entra in area di rigore o se ne trova al limite, esattamente come l’anno scorso. Possiamo quindi dire che l’argentino ora stia giocando da attaccante come sostengono i giornali? Assolutamente no. Piuttosto sembra sia proprio quel “tuttocampista” in cui sognava di trasformarlo Allegri…
Dybala è il tuttocampista di Sarri
Insomma, sembra che Sarri sia riuscito proprio in ciò in cui il precedente allenatore ha fallito. Ma non si tratta appunto di porzione di campo occupata, bensì di atteggiamento e mentalità. Le mappe di calore dicono che Dybala gioca nella stessa posizione dell’anno scorso, ma lo fa molto meglio e con risultati migliori. Merito della ricerca più frequente delle imbucate centrali (che a volte però si sono dimostrate un limite nelle partite precedenti) che chiede il nuovo allenatore. Ma il merito è principalmente del calciatore, che ha un atteggiamento completamente diverso rispetto al passato.
Richiamato pubblicamente più volte lo scorso anno, anche dal vicepresidente Nedved che gli ha chiesto senza mezzi termini di fare maggiormente vita da atleta, Dybala è stato vicinissimo alla cessione in estate. La società lo aveva scaricato, ma lui si è impuntato ed è probabilmente lì che è scattata la sua rinascita. Da quel momento la Joya è stato un professionista inappuntabile, ha fatto inizialmente panchina, ha atteso il suo momento e ora si alterna con Higuain senza alcuna polemica. La stabilità trovata anche nella vita privata con la fidanzata Oriana Sabatini ha fatto probabilmente il resto. Oggi Dybala è un altro giocatore e un altro uomo e il suo valore sta letteralmente schizzando alle stelle.