Jorge Antun, agente di Paulo Dybala, lascerà in queste ore l’Italia per rientrare in Argentina. Sbarcato a Torino subito dopo la chiusura del mercato ad inizio ottobre, come riporta Tuttosport, il procuratore del numero 10 della Juventus se ne va senza aver incontrato Fabio Paratici. Per mesi abbiamo ascoltato dichiarazioni concilianti da parte della dirigenza bianconera, ma alla verbale volontà di ambo le parti di addivenire ad un accordo per il prolungamento, non sono seguiti i fatti e ora si potrebbe aprire qualunque scenario.
Dybala chiede alla Juventus il doppio dell’ingaggio attuale (aumento da 7,5 a 15 milioni di euro) e un ruolo di primissimo piano nella rosa. Uno status che a quanto pare i bianconeri non vogliono corrispondergli sulla base delle prestazioni in campo. Eludente l’altra sera contro il Barcellona dopo essersi lamentato con la dirigenza dopo Crotone-Juve per non essere stato impiegato, la Joya non potrà avere la garanzia di impiego considerata l’abbondanza in attacco che si ripresenterà con il rientro di Ronaldo. Inoltre, la Juve non vuole andare oltre gli 11 milioni di euro di stipendio.
Insomma, una situazione abbastanza ingarbugliata ad un anno e mezzo dalla scadenza del contratto. Dybala ha firmato con la Juventus fino al giugno del 2020 e non converrebbe soprattutto ai bianconeri di arrivare all’ultimo anno di accordo senza un’intesa per il rinnovo. A quel punto, l’altra via sarebbe quella della cessione con tanto di plusvalenza. Un’ipotesi tutt’altro che da scartare a questo punto, anche se difficilmente il divorzio si potrebbe consumare a gennaio, nonostante le spinte del Chelsea. L’estate prossima, però, potrebbe succedere di tutto e sembra che in lizza ci sia anche il Barcellona. Sempre che non abbiano cambiato idea dopo la prestazione di mercoledì sera, l’ennesima, purtroppo, non all’altezza contro avversari di un certo calibro.