Editoriali

Demiral sembra già Montero: il futuro Juve è suo

Merih Demiral ha dato anche oggi nel derby d’Italia vinto dalla Juventus ai rigori contro l’Inter prova di grande personalità. Subentrato nella ripresa al posto di de Ligt, l’ex Sassuolo ha confermato quanto di buono già fatto nei sei mesi precedenti in maglia neroverde. Prima in coppia con Bonucci, poi con Rugani, Demiral è parso per distacco il più sicuro dei centrali bianconeri. Nonostante abbia solo 21 anni, questo ragazzo ha qualità e personalità da vendere. Roba che se Rugani ne avesse solo la metà, per dire, sarebbe titolare inamovibile della Juve già da alcune stagioni.

Il turco che ha impiegato molto poco a conquistarsi la nazionale maggiore del suo Paese, contro l’Inter ha sfoderato tutto il suo repertorio. Innanzitutto due interventi in scivolata letteralmente prodigiosi, che hanno sventato altrettante minacce verso la porta difesa da Buffon. Inoltre, Demiral ha confermato di non avere alcun timore reverenziale in fase di impostazione, anche al cospetto di calciatori con esperienza nettamente superiore alla sua. Come se non bastasse, appena si è recato nell’area avversaria su una palla da fermo, ha lasciato intendere a Candreva e a tutta la difesa nerazzurra chi è che comanda quando c’è lui in campo.

Altro che Milan: Demiral deve essere incedibile

I tifosi della Juventus lo hanno già ribattezzato il “nuovo Montero”, ma paradossalmente Demiral può diventare ancora più forte perché sembra avere molti margini di miglioramento. Se la Juve non ascolterà le sirene di questi giorni, con il Milan a bussare sempre più insistente alla porta di Fabio Paratici per il centrale turco, la difesa sarà a posto per tanti anni. Difficile pensare che da qui a 10 anni qualcun altro possa presentare in campo una coppia centrale come quella che compongono de Ligt e Demiral. Con Chiellini spesso ai box per questioni fisiche, Rugani che non ha mai convinto, Bonucci che comunque non è più un ragazzino, l’ex Sassuolo deve diventare assolutamente incedibile.

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Pubblicato da
Mirko Nicolino - @mirkonicolino