Paolo De Ceglie saluterà per sempre la Juventus esattamente tra cinque giorni. il 30 giugno, infatti, scadrà il contratto che lega il laterale sinistro valdostano al club bianconero. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport di oggi, De Ceglie ha raccontato come ha vissuto un’intera stagione fuori rosa, dopo il rientro dal prestito al Marsiglia.
“Cosa è successo? Una cosa che nel calcio può capitare: non trovi l’accordo con la società, il tempo passa e la situazione non si risolve. Alla fine, rimani senza una soluzione, fuori da un progetto, spalle al muro. A quel punto, ho fatto una scelta, ho pensato a quello che potesse essere meglio per me in quel momento. Potevo allenarmi da solo, ma sarebbe stato ancora meno bello, ho preferito aggregarmi ogni giorno alla Primavera. Ho giocato qualche amichevole con loro. Nonostante tutto, sono ancora in forma, anche se è stato un anno difficilissimo. Un incubo che non auguro a nessuno”.
Alcuni tifosi bianconeri lo hanno attaccato sui social network, poiché pur non giocando mai, De Ceglie ha comunque percepito uno stipendio importante e i bonus relativi alla vittoria di scudetto e Coppa Italia. Bastano i soldi a fare la felicità?
“Non puoi stare in un gruppo di cui non fai parte e in cui non sei voluto – continua De Ceglie – . Purtroppo, è passato il messaggio che fossi quasi un viziato che rifiutava le cessioni. Non è così: la rottura è arrivata perché non è stato trovato un buon accordo, non si sono tenute in considerazione tutte le parti in causa. È mancata una intesa generale sul mio futuro. Ma non voglio fare polemica. Di certo non mi aspettavo di finire in una situazione simile e non giudico i modi usati dal club. Vorrei dire una cosa semplice: non ho rancore. Anzi, lasciando la Juventus dopo 22 anni, mi si stacca un pezzo di cuore”.
Oggi, Paolo De Ceglie ha 30 anni, ma alla Juve vi è arrivato che ne aveva solo 8. Insomma, una vita in bianconero che non dimenticherà mai.
“Inutile dire che farò sempre il tifo per i bianconeri. Un giocatore e un tecnico che mi porterò dentro? Del Piero, l’idolo con cui finisci per giocare: incredibile. In panchina dico Conte, l’uomo che ha fatto svoltare la storia moderna del club. La possibile cessione di Alex Sandro? Il brasiliano è un giocatore mostruoso. La Juve fa operazioni del genere quando ha già un’alternativa pronta. Come può essere Spinazzola. Ora tornerò a giocare, non ho preclusioni. Possibile un’esperienza nella MLS”, conclude.