Maglie Juventus

Così Adidas ha rivoluzionato la maglia della Juventus fino all’addio alle strisce

Da quando Adidas ha preso il posto di Nike come sponsor tecnico, le maglie della Juventus sono andate sempre più allontanandosi dalla tradizione. Il colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo sta indubbiamente versando molti soldi in più del competitor americano nelle casse bianconere e le vendite tra l’altro stanno andando a gonfie vele, ma i tifosi non ci stanno. La foto “leaked” della maglia home che la Juventus indosserà nella stagione 2019-2020 ha mandato letteralmente su tutte le furie la maggioranza dei supporters della Signora, poiché sarà la prima senza tradizionali strisce bianconere.

Già in passato un tentativo del genere era stato paventato, ma poi a parte qualche rumor, non se n’è fatto nulla di concreto. Stavolta, invece, Agnelli e Adidas hanno deciso di dare un taglio netto con la tradizione, ma ripercorrendo le divise griffate dai tedeschi per la Juve dalla stagione 2015-2016 ad oggi, emerge chiaramente come siano spesso state lontane dalla tradizione. Fanno eccezione proprio la prima maglia Adidas e quella della passata stagione (2017-2018). Molte meno strisce erano presenti sulle maglie 2016-2017, che ricordano in parte quelle scelte per la stagione in corso.

Comparando i lavori condotti da Adidas con quelli di Nike, invece, risulta evidente come le maglie bianconere prodotte dagli americani, a parte qualche leggera variazione nella larghezza delle strisce, fossero costantemente in linea con la storia della Juventus. Erano altri tempi, potremmo dire e la Vecchia Signora non aveva la dimensione internazionale che ha adesso: magari le divise erano più belle e tradizionali, ma si vendevano di meno e portavano meno soldi nelle casse. Oggi, piaccia o non piaccia, anche senza CR7 la maglia della Juventus ha un altro appeal ed Agnelli fa bene a sperimentare per aggredire mercati esotici ma più remunerativi.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni