Conte ancora in Serie A, c’è la confessione: chi è in gioco

Conte di nuovo in Serie A è un’ipotesi sempre più concreta. Il tecnico vuole lasciare Londra e tornare in Italia, con diversi club pronti ad accoglierlo. O a riaccoglierlo.

Stasera la Juve si gioca un match importante contro la Samp, con l’obiettivo di restare in scia delle prime e continuare a sognare un posto nelle prossime coppe europee. Intanto però si continua a parlare del futuro di Allegri e la figura di Conte aleggia insistentemente sulla testa del livornese.

Conte torna in Serie A: Juve ma non solo, perché anche l’Inter sogna il ritorno

conte juve serie a roma inter milan
(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

“Ho nostalgia dell’Italia, è fuori dubbio. Non c’è nella mia testa di rimanere all’estero per tanto tempo. L’Italia è il mio Paese, tornerò. Non so fra quanto, ma l’obiettivo è quello”. Questa è la confessione di Antonio Conte riguardo alla sua volontà di tornare nel proprio Paese d’origine. A giugno scadrà il contratto che lo lega al Tottenham e difficilmente verrà rinnovato. Con la società i rapporti sono tutt’altro che distesi e le possibilità di un divorzio sono molto concrete.

Dunque si aprono le previsioni su quale club di Serie A potrebbe accogliere Conte. In primo luogo c’è sempre la Juve, che sogna il ritorno del salentino a nove anni di distanza dall’addio. Nelle ultime settimane però anche l’Inter si è riavvicinata, prendendo i primi contatti con il tecnico vista la posizione di Simone Inzaghi sempre più in bilico. Sullo sfondo ci sono sempre Roma e Milan, con Mourinho da una parte che potrebbe lasciare la Capitale in estate, mentre Pioli a Milano sembra aver passato la tempesta ed essere più saldo.

Sulla Gazzetta dello Sport si ipotizza la strada del ritorno in bianconero, ma Conte dovrebbe fare un passo indietro. Gli oltre 10 milioni di ingaggio che percepisce al Tottenham non potranno di certo essere garantiti dal club – come dall’Inter – ed il tecnico, abituato a chiedere investimenti sul mercato, dovrà accontentarsi – così come se abbracciasse i nerazzurri. In più, sul lato Juve, c’è la questione legata a Max Allegri, blindato da un contratto oneroso fino al 2025 e che, nonostante tutto, resta saldo sulla panchina.